Finisce nuovamente in manette F. Davide soprannominato Banana di Roma (Tor Bellamonaca) del 1985.
L’uomo, arrestato in mattinata dai Carabinieri del Reparto Operativo, con l’accusa di evasione è attualmente piantonato all’interno del policlinico universitario di Tor Vergata, ove è attualmente ricoverato.
Sottoposto agli arresti domiciliari qualche giorno dopo il blitz del 25 novembre 2009, l’indagato non si è presentato ad un’udienza del Tribunale di Rieti del 26 gennaio 2010, senza addurre alcun giustificato motivo.
In seguito agli accertamenti disposti dalla Procura, è risultato irreperibile all’interno della propria abitazione sita in Roma, via Rocca Fiorita.
La dott.ssa De Santis ha richiesto immediatamente un ordine di custodia cautelare per evasione e sulle sue tracce si sono posti i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, che lo hanno rintracciato stamattina all’interno del Policlinico ove si era ricoverato la sera precedente. La causa del ricovero è determinata da alcuni ustioni alle mani che l’uomo si è procurato, a suo dire, a causa di un incidente domestico.
Tra poche ore sarà dimesso e tradotto alla casa circondariale di Rebibbia.
F. Davide fu tratto in arresto nel corso del blitz SPIDER 2, la vasta operazione antidroga condotta in tutta la Provincia reatina ad opera dei Carabinieri del Comando Provinciale.
In particolare l’uomo rientrava nel filone relativo al traffico di droga localizzato a Roma da dove la cocaina giungeva a Borgorose e qui veniva spacciata, nei fine settimana, in piazza e nei pressi delle discoteche, a giovani assuntori.
Furono arrestati sia il fornitore romano della cocaina (F. Davide), sia il gruppo di locali spacciatori:
F. Gianmarco di Borgorose – frazione Corvaro del 1985,
M. Francesco soprannominato Polpetta spacciatore di Borgorose – frazione Corvaro del 1990,
P. Alessandro di Borgorose – frazione Corvaro del 1981,
D.S. Devis di Borgorose – frazione Corvaro del 1981.
Le indagini partirono nel mese di marzo 2009 e presero di mira lo spaccio ed il consumo della cocaina nelle discoteche.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, abilmente mimetizzati tra i frequentatori dei locali notturni individuarono i locali spacciatori, seguendone i movimenti e gli itinerari.
Nel corso delle indagini furono individuati due gruppi dediti allo spaccio di cocaina in favore di giovanissimi assuntori, frequentatori delle discoteche.
Il primo gruppo era capeggiato da F. Gianmarco, il quale settimanalmente si portava a Roma, nella zona di via Palmiro Togliatti, per rifornirsi di consistenti quantitativi di cocaina.
Spesso nei viaggi si faceva accompagnare da M. Francesco, e P. Alessandro.
Rifornitisi di droga, il gruppo rientrava a Borgorose e, nei fine settimana, provvedeva a spacciare la cocaina.
Lo spaccio avveniva nella frazione Corvaro, in Piazza S. Francesco o nei pressi del centro storico, dove i tre spacciatori erano un punto di riferimento di giovani assuntori i quali assumevano la cocaina prima di entrare nelle discoteche.
La droga di scarsa qualità (grado di purezza 60%) veniva venduta a 50 euro al grammo.
Intercettazioni e lunghi pedinamenti diedero conferma del quadro accusatorio.
Il 7 marzo 2009 il gruppo fu bloccato dai Carabinieri al casello autostradale valle del salto di Borgorose. A nulla valsero le precauzioni prese dagli indagati, i quali viaggiavano a bordo di due autovetture (una Polo e una Golf Volkswagen) una delle quali utilizzata come staffetta. Inoltre gli stessi utilizzavano una vedetta all’ingresso del paese che gli segnalava l’eventuale presenza di pattuglie delle forze dell’ordine.
I Carabinieri, disattivate le misure di protezione poste dal gruppo, li trovarono in possesso di una decina di dosi di cocaina che avevano precedentemente preso a Roma e stavano portando in paese. Nell’occasione i Carabinieri decisero di limitarsi a sequestrare la droga, ritardando l’arresto dei responsabili al fine di raccogliere ulteriori elementi.
Il secondo gruppo di spacciatori veniva identificato in F.e D.S.O Devis.
I due smerciavano la cocaina all’ingresso della discoteca “La Duchessa”. Ogni fine settimana F.Davide veniva da Roma portando con se la droga e si appostava all’interno del locale. D.S., invece, manteneva i contatti con i giovani acquirenti. Si appostava nei pressi del parcheggio, riceveva i soldi e indirizzava i compratori da F.D
avide.