“Quando un’amministrazione invece di scusarsi con i cittadini e porre immediato rimedio al danno fatto, prova arrampicandosi sugli specchi e a giustificarsi, confermando la propria scelta deleteria, è il sintomo di scollamento con la cittadinanza.
Ci sono battaglie politiche su cui ognuno ha correttamente la propria opinione e poi ci sono le questioni tecnico-amministrative, come questa, su cui l’oggettività non può essere messa in discussione. I fatti sono chiari, hanno chiuso senza alcun motivo tecnico, quindi facendo una forzatura, un piccolo cancello esclusivamente pedonale, che è presente dal giorno dell’edificazione del centro commerciale avvenuta oltre 20 anni fa. Tutta la logistica ed i percorsi pedonali all’interno del centro commerciale (ma anche all’esterno) con gli attraversamenti e zone di rispetto, sono in funzione di quel cancello.
Il risultato è stato che centinaia di utenti del centro commerciale, soprattutto le persone più anziane che vanno alla Coop a piedi, sono costrette a fare un giro molto pericoloso tra le macchine che transitano. I più giovani, i molti studenti che vengono dal Polo, invece, come ci ha documentato il proprietario di una pizzeria, scavalcano pericolosamente la recinzione. Il “capolavoro” è stato completato dalla cancellazione delle strisce pedonali che sono state spostate decine di metri più avanti e che ovviamente ora gli avventori del centro commerciale non usano.
Nel loro comunicato di risposta si parla di chiusura per “irregolarità” dimostrando anche una scarsa conoscenza tecnica, visto che si tratta di un cancello pedonale di ridotte dimensioni che delimita i confini della proprietà privata, e che in molti casi può essere realizzato in edilizia libera o al massimo con una semplice scia. Di quali irregolarità parliamo?
La questione delle strisce è ancora più ridicola, in quanto basta andare sul posto, o nei pressi di ogni altra rotatoria di Fara in Sabina, per capire che la questione della pericolosità o della distanza è pura invenzione. La storia quindi non sta in piedi ed il danno per la cittadinanza è di portata notevole.
Noi andremo fino in fondo alla questione poiché la nostra priorità è la tutela dell’interesse dei cittadini ed il rispetto dei posti di lavoro e degli investimenti fatti dalle attività del centro commerciale e della tabaccheria, presente da sempre a pochi metri”.
Così nella nota Maria Di Giovambattista di Noi Fara.