L’autovettura era intestata ad un Ente Pubblico e recava, in bella mostra, la luce lampeggiante blu sul tettuccio, con le scritte sulle fiancate.
Un veicolo “sponsorizzato” a tutti gli effetti, come a tutti gli effetti avrebbe dovuto essere impiegato per i servizi istituzionali di interesse pubblico, cioè a beneficio di tutta la collettività. Solo che il dipendente che ne aveva per ragioni del suo ufficio la disponibilità, come accertato dai militari nel corso di prolungati servizi di pedinamento ed appostamento, la utilizzava per fini privati, in particolare per recarsi dall’ufficio sito in Rieti alla propria abitazione distante circa 30 chilometri e viceversa.
Oltre a ciò, il Nucleo Mobile della Compagnia Guardia di Finanza di Rieti ha anche riscontrato false percorrenze chilometriche e discordanze tra l’orario di servizio scaricato nelle scritture di servizio ufficiali con quello realmente effettuato. In un caso il funzionario, che sempre dalle scritture di servizio ufficiali avrebbe dovuto essere da tutt’altra parte, era invece presso il proprio cortile di casa a svolgere diverse funzioni domestiche.
Il pubblico dipendente, che fra l’altro riveste la qualifica di pubblico ufficiale, è stato denunciato dai finanzieri alla Procura della Repubblica di Rieti per svariati reati quali la truffa, il peculato ed il falso in atti pubblici.
La lotta all’illegalità nella Pubblica Amministrazione costituisce una priorità dell’azione di Governo, ed è recepita quotidianamente dalla Guardia di Finanza che, nel contrastare truffe, sprechi ed abusi, tende a favorire migliori servizi alla collettività.