A una settimana dal Rieti 2010 Iaaf World Challenge di sabato 28 e domenica 29 agosto il Meeting del quarantennale svela uno dei suoi “pezzi da novanta”. Si tratta di David Oliver, 28 anni, atleta statunitense che ha dimostrato nel 2010 di avere gambe il primato mondiale dei 110 ostacoli, avvicinandolo a più riprese in questi ultimi mesi.
L’ultima proprio giovedì sera al Weltklass di Zurigo, dove si è tuffato su un 12”93 (vento – 0,3 m/s) a soli sei centesimi dal record del cubano Dayron Robles (12”87, Ostrawa, 12 giugno 2008). Oliver, che in carriera ha conquistato un bronzo ai Giochi Olimpici di Pechino di due anni fa, detiene il terzo miglior tempo di sempre grazie al 12”89 corso a Parigi lo scorso 16 luglio, record americano. Meglio di lui ha saputo fare in passato anche l’ex primatista cinese Liu Xiang (12”88).
A Rieti arriverà un vero e proprio colosso dell’atletica (1,90 per 93 chili) che con il cubano protagonista di una stagione travagliata dagli infortuni e con il cinese ormai tagliato fuori a causa del grave infortunio al tendine d’Achille, appare l’unico capace di scrivere la storia degli ostacoli alti.
La reattività della pista del Guidobaldi potrà favorire il tentativo del dominatore assoluto della Diamond League (28 punti, 19 in più del secondo classificato, il giamaicano Dwight Thomas, con l’en-plein di successi nelle gare del diamante e una striscia complessiva di 11 finali consecutive vinte nel 2010) che sta ottenendo tempi eccezionali a ripetizione, nonostante partenze non fulminanti.
A serio rischio, dunque, il primato del Meeting, ottenuto dal britannico Colin Jackson nel lontano 1994 con il tempo di 13”07. Ai blocchi di partenza di questa che si preannuncia come una delle gare più attese della riunione ci sarà anche il campione europeo di Barcellona, il britannico Andy Turner (13”28 di personale stagionale, un centesimo in più del suo miglior tempo ottenuto a Osaka nel 2007).