Progetti ed iniziative in grado di contrastare le sempre più evidenti emergenze sociali e un modello di welfare che favorisca sempre di più l’integrazioni tra amministrazione pubblica e soggetti privati. Va in questa direzione il nuovo bando di finanziamento pubblicato dall’Assessorato Politiche Sociali della Regione Lazio.
A disposizione ci saranno risorse per 5milioni di euro che, al fine di garantire un’equa distribuzione degli interventi sull’intero territorio regionale, sono stati ripartiti in otto budget distinti. 2milioni e 176mila euro andranno a Roma Capitale, mentre il resto delle risorse sarà diviso tra le province di Latina, Viterbo, Rieti, Frosinone, il distretto socio assistenziale Roma F con in più il Comune di Fiumicino, e i distretti sanitari Roma G e Roma H. Beneficiari dei contributi saranno le associazioni di promozione sociale, le cooperative e le imprese sociali, le fondazioni, gli istituti di patronato e assistenza sociale, gli enti religiosi e tutte le organizzazioni Onlus. Quello che in gergo viene definito Terzo Settore potrà quindi vedere finanziate iniziative e programmi finalizzati a contrastare l’indigenza e le particolari situazioni di disagio ormai diffuse in fasce sempre più ampie della popolazione.
Obiettivo del bando, che si inserisce nel programma regionale contro la povertà, è quello di ampliare la gamma di servizi offerti ai cittadini in difficoltà e favorire una sempre maggiore interazione tra la pubblica amministrazione e le realtà sociali e di volontariato. Le organizzazioni interessate avranno tempo fino al 16 dicembre per presentare le loro idee progettuali per le quali potranno essere richiesti contributi non inferiori a 100mila euro. Una soglia finanziaria che potrebbe sembrare particolarmente elevata ma che, nei desiderata della giunta regionale, intende evitare una eccessiva polverizzazione delle risorse disponibili e, allo stesso tempo, vuole vedere finanziati progetti particolarmente strutturati e in grado di avere una ricaduta davvero significativa sui cittadini. Ne è convinto il presidente Zingaretti secondo cui il sostegno al terzo settore è indispensabile per canalizzare le migliori energie della società civile e creare un vero sistema di welfare in cui ognuno è chiamato a fare la sua parte.
Per il governatore laziale “Solo considerando la spesa sociale non come un costo ma come un investimento umano ed economico e con azioni politiche di intervento riusciremo ad avere un Lazio davvero solidale”. Tra le tipologie di interventi che potranno veder riconsosciuto il contributo regionale ci sono, a titolo esemplificativo, i servizi di mensa, il recupero e la consegna di cibo, l’accoglienza notturna, i centri diurni, l’inserimento lavorativo, l’accoglienza e sostegno alle mamme sole con minori, il recupero degli emarginati a causa della disabilità psichica o fisica, il contrasto alle povertà minorili e l’inclusione sociale degli anziani soli.