In questi giorni il personale del Comando Stazione Forestale di Poggio Mirteto è intervenuto in terra sabina al fine di contrastare il fenomeno dell’abbruciamento di residui vegetali principalmente provenienti da ripuliture, potature sia in ambito agricolo che non.
Ovviamente le persone trovate intente a bruciare sono state sanzionate amministrativamente ed i fuochi spenti.
Probabilmente questa improvviso “ritorno di fiamma” è da attribuire al fatto che la notizia relativa alle mutate condizioni in ordine all’abbruciamento dei residui (ricordiamo che a seguito del noto decreto sulla “Terra dei fuochi” nel quale veniva considerata fattispecie penalmente rilevante in ordine alla combustione di residui vegetali aveva creato non poche perplessità e non pochi problemi sia agli imprenditori agricoli ed in particolare agli olivicoltori, ma anche al altre categorie che operano in agricoltura) contenute nel Decreto legge n.91/2014.
Oggi la conversione in Legge del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante “disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale…… omiss” giusta attuale Legge 11 agosto 2014, n. 116 (1). in vigore dal 21 agosto 2014 ha sancito effettivamente che. Le attività di raggruppamento e abbruciamento in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro dei materiali vegetali di cui all’articolo 185, comma 1, lettera f), effettuate nel luogo di produzione, costituiscono normali pratiche agricole consentite per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o ammendanti, e non attività di gestione dei rifiuti. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata.
Considerato che il periodo di massimo rischio per gli incendi boschivi previsto dalla Regione Lazio per l’anno 2014 è ancora in corso e terminerà il 30 settembre, il Comando Provinciale del CFS di Rieti raccomanda a tutta la popolazione di rispettare scrupolosamente il divieto relativo alla combustione di residui vegetale nel periodo di massimo rischio per gli incendi boschivi e successivamente di procedere seguendo le linee guide già note al fine di evitare che le fiamme suggendo al controllo dell’operatore evolvano in un incendio boschivo o di interfaccia con risvolti penalmente rilevanti e non solo amministrativi.
Si confida nella massima collaborazione di tutti al fine di salvaguardare il territorio e l’ambiente dal rischio incendi.