Nonostante le preoccupazioni espresse qualche giorno fa su quello che sarà il futuro industriale ed occupazionale della Ritel, sembra che sulla vicenda sia sceso un silenzio "assordante" che sta facendo preoccupare non poco i lavoratori.
Avevamo sollecitato il Ministero dello Sviluppo Economico alla riconvocazione del tavolo ma questo nostro appello sembra sia caduto nel vuoto.
Nella situazione attuale siamo in una condizione che fa tornare l’azienda indietro di qualche mese e cioè con una produzione prevista a gennaio 2011 pari ad euro 0.
Ricordando ancora una volta che, con tempi di approvvigionamento materiali che ha la Ritel, possiamo dire già da oggi che a gennaio i lavoratori staranno in cassa integrazione.
Questo indipendentemente dalla possibile soluzione che, non si sa il perché, in questi ultimi tempi ci sembra anche svanita.
In attesa della soluzione che tutti auspichiamo, quello che è necessario adesso per la Ritel e per i lavoratori è "l’ossigeno" per andare avanti che in questo caso significa lavoro.
E’ evidente che quando parliamo di lavoro gli unici che sono in grado di garantirlo adesso sono Alcatel e Finmeccanica.
La Fiom ritiene che non si possano perdere ulteriori giorni e ritiene indispensabile, insieme alle altre OOSS, un ricoinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali del territorio, magari ripartendo dal tavolo di crisi già aperto in Provincia.
Tutti insieme dovremmo insistere verso il Governo affinché si trovi una soluzione.
La Fiom ritiene inoltre necessario fare urgentemente un’assemblea con tutti i lavoratori e concordare con loro le iniziative da intraprendere.
I buoni accordi fatti in quest’ultimo periodo, anche con pesanti sacrifici richiesti ai lavoratori, avevano alla base la continuità produttiva e quindi il lavoro, proprio quello che manca adesso e che rischia di rendere gli stessi nulli nella pratica.