D'ANTONIO FIOM CGIL: RITEL, E' URGENTE RIAPRIRE IL CONFRONTO

Ritel Rieti
Siamo arrivati a metà settembre ed ancora non conosciamo il futuro industriale della Ritel e di conseguenza il futuro dei lavoratori Ritel e delle ditte ad esse collegate.

Nell’incontro avuto con l’azienda in Confindustria, la stessa ha comunicato che non c’è nessun ordine per gennaio e la cosa desta sicuramente molta preoccupazione.

Per quelli che sono i tempi di approvvigionamento dei materiali,  già oggi si  dovrebbero conoscere gli ordini per evitare di avere un buco produttivo e di conseguenza il ricorso alla cassa integrazione cosi come avvenuto in quest’ultimo periodo.

Dopo le varie riunioni svolte al Ministero dello Sviluppo Economico dove furono presentate varie soluzioni, siamo arrivati ad una fase di stallo che in questo momento rischia di essere pericolosa.

Proprio nell’ultimo incontro avuto i primi giorni di agosto al Ministero, ci sembrava che la soluzione avesse avuto un’accelerazione, invece da allora non abbiamo avuto più notizie.
Abbiamo chiesto con forza che tutte le soluzioni passassero attraverso un sostegno di Alcatel e Finmeccanica ed alla presentazione di un piano industriale credibile che possa dare una prospettiva industriale allo stabilimento reatino.

Abbiamo chiesto inoltre anche la presenza, nella nuova compagine azionaria, di Invitalia e Filas, le finanziarie pubbliche che avranno il compito anche di valutare il piano industriale.

Solo dopo questo potremmo esprimere un giudizio su tutta l’operazione.
Non vorremmo che queste nostre richiesta abbiano creato qualche problema.
La Fiom ritiene indispensabile tutto ciò, vista l’esperienza passata non possiamo oggi permetterci di sbagliare nulla.
A “scatola chiusa“ non avalleremo niente.
Di fronte a tale situazione,  la Fiom ritiene urgente una  convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico del tavolo per la Ritel, per proseguire il confronto e chiudere definitivamente in modo positivo questa vertenza.
Non vogliamo  che vengano resi vani tutti gli accordi sottoscritti in quest’ultimo periodo con l’azienda e che hanno tra l’altro comportato molti sacrifici per i lavoratori della Ritel e delle ditte esternalizzate.