19 gennaio 2022, ancora un momento buio per le scuole italiane, e non solo. Eppure ci sono studenti e docenti pronti a raccogliere una sfida accrescitiva ed arricchente: è il D-day, la giornata in cui gli studenti della regione Lazio competono amichevolmente, in gare di dibattito che avrebbero molto da insegnare agli adulti. Si rispettano, si contrastano con garbo e fair play, con fermezza e coerenza.
L’Istituto di Istruzione Superiore Celestino Rosatelli di Rieti è tra queste scuole: partecipa con il team “Rosatelli on fire”, formato da Devid Valzano (della terza Liceo Scientifico delle Scienze Applicate Quadriennale), Anna Lucia Ten Voorde, Silvia Antonazzo e Alessandro Rivoltella (rispettivamente della quarta e della terza Liceo Scientifico delle Scienze Applicate Quinquennale).
Il tema impromptu, dibattuto con il team I 4 elementi, dell’Istituto “Via dei Papareschi” di Roma, è di grande attualità: “La diffusione di piattaforme come Netflix determinerà la morte del cinema”. Il Rosatelli on fire si è affermato in modo netto. E lo ha fatto con intelligenza e rispetto delle idee altrui. Questi giovani hanno fatto proprio il motto di Voltaire: “Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente”.
Il Rosatelli insegna a pensare con la propria testa, senza, però, prevaricare. In fondo, dovremmo rivendicare, come sosteneva Popper, nel nome della tolleranza, il diritto a non tollerare gli intolleranti.