“E’ fondamentale e importante parlare sempre, e non solo una volta l’anno, di una tragedia che ha segnato l’intera umanità. Un evento certamente da commemorare, ma ancor di più da far conoscere nei dettagli, partendo proprio dalla scuola, in modo da mantenere sempre vivo il ricordo di un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro Paese e dell’Europa, affinché simili eventi non possano più accadere”. Giuseppe D’Aprile, Segretario generale Uil Scuola Rua.
CRACOVIA
Vivere il giorno della memoria tra i discendenti di vittime e carnefici, magari chiedendosi se qualcuno dei tuoi familiari è appartenuto all’una o all’altra categoria, oppure è stato semplicemente un “indifferente”, è un’esperienza da fare almeno una volta nella propria vita di docente. Si può finire per sentirsi un po’ come quel genitore che rifiuta di riconoscere i propri errori nell’educazione per figli e va cercando un capro espiatorio. Ma non si può tacere di fronte alle atrocità commesse in nome di una presunta superiorità politica, ideologica, religiosa o razziale. Per questo motivo da alcuni anni i sindacati israeliani, tedeschi e polacchi, con il supporto della fondazione Friedrich Ebert e del Comitato Sindacale Europeo per l’Educazione ( CSEE), rappresentato quest’anno da Rossella Benedetti della Federazione UIL SCUOLA RUA, organizzano un seminario e una cerimonia commemorativa a Cracovia ed Auschwitz.
Il seminario è l’occasione per scambiare esempi di didattica della Shoah proprio tra questi Paesi che hanno tale triste passato in comune con focus diversi di volta in volta. Quest’anno si è parlato, il 25 e il 26 gennaio, dell’Olocausto di donne e bambine nei suggestivi spazi del Galicia Museum di Cracovia, sede della memoria della comunità ebrea della città. Si è parlato anche del rifiuto, prima, e della ricerca di espiazione, poi, di mogli, figlie e nipoti dei carnefici. Toccante è stato lo scambio di ricordi in sala tra figli e nipoti di sopravvissuti e figli e nipoti di carnefici, tutti ora impegnati ad educare le future generazioni dei propri Paesi. Altro argomento affrontato con la presentazione di un libro è stata la questione della strage anche delle persone LGBTQ che in molti Paesi europei viene tuttora omessa nei libri di storia. Nella Polonia guidata da un governo di destra l’argomento è, infatti, scottante. Il seminario si è concluso con una toccante cerimonia ad Auschwitz nel giorno della memoria.