È comune l’apprensione per quanto sta accadendo in Ucraina. Questo sentimento ha mosso iniziative di grande slancio per offrire sostegno materiale a quanti si trovano in fuga dalla guerra. In tanti nel territorio diocesano hanno espresso prossimità alle sorelle e ai fratelli ucraini. Per dare seguito a queste prime iniziative è importante non disperdere le azioni, coordinare le iniziative in base all’evoluzione della situazione.
Muovendosi in questa direzione, la Caritas diocesana ha preso contatto con realtà che consentono di avere informazioni dirette e affidabili dai territori in guerra e dai Paesi di prima accoglienza. Al momento, il bisogno principale è quello dei farmaci e dei generi di prima necessità. Per far fronte ai bisogni, oltre ad offrire il coordinamento logistico della raccolta diretta di materiale, la Caritas reatina promuove una raccolta fondi per acquistare quanto occorre e finanziare le Caritas delle nazioni vicine ai luoghi del conflitto, affinché possano fornire sostegno alle famiglie in fuga.
È possibile effettuare donazioni direttamente nella sede Caritas di piazza Oberdan 18 a Rieti, o tramite bonifico bancario, Iban IT 47 Q 02008 14606 000105165271, specificando nella causale nella causale “Erogazione liberale Ucraina” e nome del donatore. La Caritas diocesana sta inoltre valutando le condizioni per un’accoglienza diretta dei profughi.
All’azione solidale, continua ad affiancarsi la forza della preghiera. Dopo il momento dello scorso 25 febbraio al santuario La Foresta, promosso dall’Ufficio diocesano Problemi Sociali e Lavoro, altre iniziative sono state prese nelle parrocchie e tra i gruppi ecclesiali. L’invito di papa Francesco a un giorno di digiuno e preghiera troverà particolare accoglienza il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, nella celebrazione che sarà presieduta dal vescovo Domenico in Cattedrale. Alla liturgia parteciperà la comunità cattolica ucraina di rito bizantino presente a Rieti, guidata da don Rostyslav Hadada.