La recente situazione della coop 76 che si è andata delineando in questi giorni pone una serie di interrogativi ai quali qualcuno dovrà rispondere, facendo chiarezza nei confronti dei 130 lavoratori e dei risparmiatori che hanno manifestato in questi anni la loro fiducia nei confronti della società.
Una situazione questa che aggrava ulteriormente la crisi economica del territorio reatino andando ad incidere sui livelli occupazionali del capoluogo già fortemente compromessi da altre dismissioni aziendali provocando il taglio di risorse economiche all’interno della famiglie.
Ad oggi i soci, i lavoratori dipendenti e la cittadinanza non hanno avute soddisfacenti risposte rispetto alla reale situazione economica e finanziaria della cooperativa, né tantomeno sono state fornite proposte rispetto alle azioni che si intende mettere in campo, dirette in primo luogo al pagamento degli stipendi e contemporaneamente all’individuazione di un piano industriale per la ripresa dell’attività commerciale.
Risulta grave e legittima la preoccupazione dei lavoratori che vedono il loro futuro lavorativo compromesso determinando all’interno delle famiglie un processo di amarezza e di destabilizzazione sociale.
E’ necessario di fronte a questa ulteriore situazione che le istituzioni locali si attivino in modo coordinato affinché coloro che hanno ricoperto ruoli gestionali forniscano tutte quelle informazioni atte a fare chiarezza rispetto alle varie problematiche che sono state generate negli anni e alle eventuali e necessarie azioni da intraprendere per salvaguardare il posto di lavoro dei dipendenti e i risparmi investiti dai soci.
Oltre all’azione delle istituzioni locali è necessario che le competenti autorità giudiziarie procedano all’accertamento delle responsabilità nei confronti di coloro che hanno determinato questa grave crisi aziendale.
Infine appare preoccupante l’atteggiamento “morbido” di alcuni esponenti politici che in altre occasioni hanno invece approcciato le varie situazioni simili con ben altra determinazione.