“Nel Lazio, secondo i dati online diffusi dal Ministero della salute ad oggi sono appena 45.206 i cittadini che hanno eseguito il richiamo con il vaccino aggiornato.
Molti di meno rispetto a Lombardia (271.302), Emilia-Romagna (134.780) e Toscana (133.819). Il dato più preoccupante, però, è quello che riguarda gli over 80, solo il 4,5% di questa categoria particolarmente fragile è riuscita a proteggersi contro il covid, 18.948 su 420.437.
E questo per difficoltà oggettive legate alle disponibilità di sedi raggiungibili, senza dover cambiare provincia, o per fissare un appuntamento in tempi adeguati. Nell’ultima settimana sono raddoppiati il numero dei casi e sempre in base ai dati diffusi dal Ministero della salute vi sono stati 235 decessi a livello nazionale, ma questo sembra non interessare chi dovrebbe sensibilizzare e informare adeguatamente la popolazione.
Ricordo come sia importante mettere in sicurezza anziani e categorie fragili che potrebbero avere serie complicazioni, mentre continuo a notare una scarsa attenzione alla campagna vaccinale, la permanenza di difficoltà organizzative e la mancanza delle chiamate attive in RSA e lungodegenze. Il Lazio da motore italiano nella vaccinazione è diventato fanalino di coda”. Lo ha dichiarato il Consigliere regionale del Lazio e responsabile Welfare della Segreteria Nazionale di Azione, Alessio D’Amato.