Si è svolta, questa mattina, davanti la sede centrale di Cotral Spa, una dimostrazione, con mezzi pesanti che hanno rallentato il traffico, di alcune aziende fornitrici a causa del ritardo nel pagamento di fatture.
Proprio in questi giorni, la Società stava inoltrando comunicazione alle stesse ditte fornitrici della parziale erogazione delle somme e la dimostrazione si è, pertanto, trasformata in un incontro con il vertice aziendale che ha evidenziato le reciproche situazioni di insoddisfazione per le difficoltà dovute alla limitazione dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni e, da queste, alla Società che, come altre centinaia di aziende pubbliche di trasporto, sta cercando di attutirne le ripercussioni.
"La Società, nonostante l’ottimo risultato del pre consuntivo di Bilancio 2012 – dichiarano i vertici aziendali – che dai primi dati abbatterebbe il disavanzo riscontrato nel 2011 di circa il 70 percento, ha già richiesto agli azionisti un immediato intervento affinché le somme dovute vengano erogate nel più breve tempo possibile, in quanto negli ultimi tre mesi sono pervenute nella cassa della Società solo 56 milioni di euro a fronte dei circa 103 milioni che erano attesi e che non sono pervenuti a seguito dei tagli che il Governo ha predisposto per il settore. La Società, impegnata a rimettere i conti in ordine, ha contestualmente deciso di richiedere l’adozione di tutte le misure idonee a garantire la possibilità di operare per assicurare continuità nei pagamenti ai fornitori a partire da gennaio del prossimo anno".
Il management della Società ha dato la massima priorità a queste situazioni di carattere economico e si attendono a breve adeguate risposte da parte degli azionisti e dell’Ente. Per quanto riguarda, invece, le dichiarazioni del vicepresidente, Domenico De Vincenzi, e del consigliere di amministrazione, Paolo Toppi, entrambi esponenti del Pd, bisogna ancora una volta rilevare che non hanno evidentemente memoria delle condizioni economiche in cui versava l’Azienda fin dall’insediamento dei nuovi Cda che hanno seguito, dopo la revoca del 28 aprile 2011, la presidenza dell’attuale vicepresidente De Vincenzi, quando, in quel momento, emergeva un buco nei pagamenti all’Inps e all’erario di circa 43 milioni di euro e un progetto di Bilancio proposto a quel Cda con un disavanzo di poco meno di 4 milioni di euro e non dei 26,7 milioni di euro successivamente accertati.
"Tutto questo – concludono dall’azienda – chiarisce bene da dove provengono le attuali difficoltà della Società che sta pagando i debiti e faticosamente cercando di sanare i conti della passata gestione 2009-2011. Il presidente Adriano Palozzi, l’amministratore delegato Vincenzo Surace e il consigliere di amministrazione Giovanni Libanori non hanno consentito e non consentiranno in futuro il ripetersi di tali situazioni. Ci si augura che la richiesta di dimissioni dell’AD Surace non sia l’ennesimo tentativo di impedire che vengano alla luce i disastri e conseguenti responsabilità di quella gestione che si ripercuotono, purtroppo, non soltanto nella Cotral Spa, ma in tutta la sfera imprenditoriale che gravita intorno alle Società regionali".