“Che saranno mai 5 o 10 minuti di ritardo?”. Questo è ciò che ci viene ripetuto da più fronti ad ogni nostra rimostranza sulla nuova tipologia del servizio Cotral per la tratta Rieti-Roma; ma forse non capiscono, o non vogliono capire per interesse di parte, che è la tipologia del servizio che non può funzionare, oltre ai ritardi che a volte raggiungono i 30 minuti e che, su un anno di pendolarismo, gravano come macigni.
Nel pomeriggio di ieri 3 ottobre, causa traffico in entrata e uscita da Roma, ne abbiamo avuto la riprova: pullman in ritardo alla Stazione Tiburtina e successive ripartenze a singhiozzo.
In queste condizioni, con il vecchio orario l’alternativa sarebbe stata la Fl1 ed il pullman a Fara Sabina per Rieti; ieri, con questa tipologia di servizio scelta da Cotral, e avallata dalla Regione Lazio e dal silenzio della rappresentanza politica del territorio, decine di pendolari sono rimasti bloccati alla Stazione di Fara Sabina, in attesa dei pullman provenienti da Roma.
Dov’è la cabina di regia regionale promessa da anni e che dovrebbe coordinare i trasporti pubblici? Quale futuro prevedono le nostre classi politiche per la provincia?
Il trasporto pubblico collettivo, su gomma è su ferro, è l’unica scelta possibile per preservare le nostre risorse e garantire un futuro.
Il Direttivo del CPR – Comitato Pendolari Reatini