COSTINI SULLA CACCIA AL CINGHIALE: INCOMPRENSIBILE L'ATTEGGIAMENTO DEL CENTROSINISTRA

Costini

In riferimento a quanto stabilito dalla commissione Agricoltura della Provincia sulla caccia al cinghiale, il gruppo consiliare del Pdl ha deciso, per protesta, di non partecipare ai lavori della commissione convocata dal presidente Giuseppe Martellucci, in quanto l’assessore Oreste Pastorelli non ha mantenuto gli accordi precedentemente presi.

L’intesa raggiunta prevedeva, infatti, di inviare ai consiglieri la bozza del regolamento che doveva essere discusso, ma ciò non è avvenuto, non permettendo quindi una conoscenza approfondita delle norme prima che venissero discusse.

“Continua da parte del centrosinistra – spiega il consigliere del Pdl Felice Costini – un atteggiamento assolutamente incomprensibile, con l’assenza di una volontà di confronto sul regolamento per la caccia al cinghiale. L’assessore Pastorelli, dopo essere stato costretto dal Pdl e dalla protesta dei cacciatori a fare un passo indietro sulla proposta di vietare la caccia singola, continua a voler imporre, con una serie di pastoie burocratiche, una limitazione dell’attività venatoria”.

“Il gruppo consiliare del Popolo della libertà – continua Costini – rimane convinto che sarebbe stato possibile apportare alcune modifiche al precedente regolamento senza stravolgerne la struttura e rispondere così alle esigenze di sicurezza di cui parla il Pd.
Non pensiamo che si possa risolvere il problema del controllo e della sicurezza della caccia al cinghiale attraverso un appesantimento della burocrazia. Sarebbe invece necessario, stante le regole che già esistono, utilizzare la polizia provinciale facendo svolgere agli agenti il proprio lavoro anziché costringerli ai picchetti d’onore a palazzo Dosi.
Visto l’atteggiamento del Pd – conclude – il centrodestra porterà in consiglio provinciale la sua battaglia in difesa della libertà dei cacciatori contro qualsiasi falso ideologismo ambientalista”.