É mia intenzione, come tra l’altro dichiarato in conferenza stampa, evitare di trovarmi invischiato in inutili diatribe personali, e per questo sento la necessita di chiarire da subito possibili fraintendimenti tra me e Antonio Perelli, con il quale pur trovandomi su diverse posizioni all’interno del partito rimane un ottimo rapporto personale.
Nessuna intenzione di offenderlo, ne quando sottolineo come la sua azione amministrativa sia stata improntata ad un basso profilo, fatto che in qualche modo é da Lui stesso confermato, seppur involontariamente, quando ripropone a sua difesa una vecchia lettera con la quale descrive una serie di provvedimenti; l’amico Antonio si rende ben conto che gran parte di quei provvedimenti sono a tutt’oggi ottime intenzioni non tradotte in atti amministrativi, una, l’adozione del piano del commercio é stata deliberata dall’assessore all’urbanistica, altre (realizzazione dell’impianto di compostaggio a Casapenta) oggetto di un serrato confronto tra assessori circa l’opportunità e la legittimità.
Ed ancor meno voleva essere offensivo od accusatorio il riferimento alle mille tessere del PdL dichiarate dallo stesso, ma anzi la volontà di conoscere il parere politico di un personaggio così rappresentativo. Certo qualche domanda mi sorge spontanea: ma Alfano non aveva detto che nel Pdl non ci sarebbe stato spazio ai signori delle tessere? E poi cosa significa avere 1000 tessere? Certamente non averle pagate ai cittadini, anche perché mi é difficile capire il motivo che potrebbe spingere una persona, pur benestante, a spendere 11300 euro per il tesseramento ad un partito dal futuro cosí incerto.
Immagino pertanto che Antonio voglia dire che "rappresenta" oltre 1000 tesserati, e che dunque sia legittimo da parte mia voler conoscere il parere politico di queste persone circa il futuro del centrodestra. Quindi nessuna offesa, nessuna volontà polemica, e torno pertanto a chiedere a "1000 tessere" Perelli (ovviamente scherzo) qual’é il suo parere rispetto all’attuale situazione, al futuro amministrativo ed ai programmi che dovranno caratterizzare il Pdl nel prossimo futuro. E se giustamente ritiene che tutto questo debba essere argomento del direttivo, firmi con noi la richiesta presentata alcune settimane fa, la sua firma sarà la prima, forte delle mille tessere (rappresentate).