COSTI DELLA POLITICA, SCARDAONE: PAOLUCCI NON E' SOLO, INSIEME A LUI TUTTA LA UIL

UIL Rieti

Paolucci non è solo nella battaglia sui costi della politica di Rieti, a sostegno e a conforto del segretario reatino, il segretario generale della UIL di Roma e Lazio Luigi Scardaone, che dichiara “Sul cartello stradale posto all’ingresso della città di Rieti c’è scritto Centro d’Italia.

Scherzando su questa centralità geografica noi organizzammo un convegno dal titolo: ‘Rieti, centro d’Italia…ma fuori dal mondo’. E questo è vero per quanto attiene la trascuratezza della politica nei confronti di questa Città e della sua Provincia. Rieti, al contrario è a pieno titolo centro d’Italia sulla questione dei costi di quella politica trascurata.

Affermiamo questo perché lo scontro sull’aver sollevato il ‘velo della vergogna’ si sta facendo aspro non solo a Rieti ma anche in territori che vengono universalmente riconosciuti come virtuosi. Ci sono crisi isteriche in Toscana in Veneto in Puglia, in Piemonte, in Lombardia, solo per citarne alcuni, perché la politica che chiede sacrifici li chiede a tutti ma non a sé stessa.

I politici maliziosi che ci hanno chiesto con insistenza le ‘fonti’ della nostra ricerca lo hanno fatto sapendo che i dati in nostro possesso, relativi alla Provincia ed al Comune di Rieti, sono riferiti al 2008 rendiconti pubblicati sul sito del Ministero degli Interni, avuto riguardo che si è analizzato il capitolo di spesa relativo alla funzione generale di Amministrazione e controllo inerente le spese per organi istituzionali, partecipazione e decentramento ovvero le spese per il funzionamento per Giunta e Consiglio.

Tali dati quindi non si riferiscono soltanto alle indennità percepite dagli Amministratori locali ma tengono conto anche delle varie voci che compongono il totale della spesa per il funzionamento di Giunta e Consiglio.  Una domanda ci sorge spontanea e la rivolgiamo ai politici che si sono sentiti piccati: dal 2008 ad oggi i costi che noi abbiamo denunciato e che si riferiscono ai dati dell’epoca, sono aumentati o sono diminuiti? Perché non si è proceduto alla pubblicazione ad all’aggiornamento dei bilanci depositati?

Se la nostra ricerca ha un difetto, e ne siamo quasi certi, è quello di aver fatto i conti all’osso perché sicuramente quei conti si sono incrementati nel corso degli anni.

Se questa nostra supposizione risultasse infondata saremo i primi ad esserne contenti ed in quel caso saremo pronti a presentare le nostre scuse. Non ci sono, pertanto, motivi di sotterfugio o di pastette, come qualche speculatore politico ha paventato, c’è  da parte nostra solo e soltanto la ferma volontà da contribuire a riportare in trasparenza bilanci alla cui formazione contribuiscono per l’86% lavoratori dipendenti e pensionati.

Solo e soltanto quindi contribuenti a reddito certo e con ritenuta alla fonte. E’ in nome e per conto dei contribuenti onesti che ci siamo assunti l’onere pesantissimo di andare a disturbare i grandi manovratori. Questo non è fare antipolitica, non è facile qualunquismo, è solo e soltanto voglia di equità e di trasparenza che riteniamo  a pieno titolo di poter rivendicare in nome e per conto del pezzo di società che, nonostante tutto, ha ancora piena fiducia in questo sindacato”.