“La domanda di ricovero nelle Rems è ben più alta della capacità di accoglienza. Le Rems sono 30 sul territorio nazionale, per 709 posti complessivi. Ma ci sono molte persone in lista di attesa, in attesa di essere ricoverate.
E soprattutto oggi abbiamo un problema urgentissimo e assai grave che è stato portato anche all’attenzione della Corte europea dei diritti dell’uomo: 71 persone che si trovano in carcere mentre dovrebbero essere ricoverate nelle REMS. Stiamo prendendo provvedimenti urgentissimi perché questa situazione è semplicemente inaccettabile e richiede un intervento indifferibile” ha sottolineato la ministra specificando che “la realtà mostra che il bisogno di cura mentale in ambiente protetto (anche per ragioni di sicurezza) è di gran lunga superiore alle capacità di accoglienza, con la conseguenza che nei nostri penitenziari ci sono persone che lì non dovrebbero starci”.
La Fns Cisl Lazio auspica che possa avvenire in tempi stretti, al fine di migliorare le condizioni sia dei detenuti che del personale tutto che espleta servizio negli istituti penitenziari, quanto deciso dalla Consulta, seguito ricorso da parte di un giudice del tribunale di Tivoli che aveva sollevato la questione di legittimità Costituzionale della normativa sulle Rems che affida esclusivamente ai sistemi sanitari regionali la competenza in questa materia, che ha stabilito che la normativa in vigore dovrà coinvolgere anche il Ministero della Giustizia, poichè sino ad oggi era esclusa.
Massimo Costantino, Segretario Generale Cisl FNS Lazio (nella foto)