CORTELLA PD: GAL SABINO UN'OCCASIONE PER IL RILANCIO DELLE ATTIVITA' AGRICOLE, RURALI E TURISTICHE

GAL Sabino

Avendo partecipato al convegno organizzato dal GAL Sabino il 13 Gennaio ultimo scorso, non posso far altro che unirmi alla soddisfazione espressa dal suo Presidente Walter Ferzi, circa l’ampia partecipazione e l’interesse che la manifestazione ha risvegliato.

Dopo un’agognata attesa (il Gal Sabino è stato costituito nel mese di Novembre 2009), abbiamo assistito alla presentazione di questa creatura, che dovrebbe concorrere al rilancio dell’agricoltura e del sistema rurale della Sabina. Considerati i 20 Comuni aderenti al GAL era auspicabile, che nella splendita sala consigliare del Comune di Poggio Catino fossero presenti, oltre ai rappresentanti degli Enti Locali e delle associazioni di categoria, maggiori rappresentanti dell’imprenditoria agricola, i quali saranno presumibilmente beneficiari dei circa 4 milioni di euro dei 6 finanziati con fondi pubblici del Programa di Sviluppo Rurale del Lazio 2007/2013 asse IV Leader. Il GAL Sabino, che dovrà dare attuazione al Piano di Sviluppo Locale, si tradurrà sul territorio attraverso le 11 misure che verranno attivate mediante l’emissione dei Bandi.

Ad oggi e dico purtroppo, sono state attivate soltanto due misure i cui beneficiari sono prevalentemente gli Enti Locali, i quali stanno solo ora ricevendo le comunicazione per presentare i progetti esecutivi finanziati. Credo, che la concertazione tra i vari attori sia pubblici che privati della Politica Agricola Sabina potrà, qualora venga ritenuto necessario, migliorare e/o affinare quello che a mio parere è da ottimizzare.

Un esempio per tutti: la nuova PAC 2014/2020 indirizzerà presumibilmente i finanziamenti, verso: la formazione degli operatori del comparto agricolo, il ricambio generazionale, il miglioramento della qualità, lo stimolo degli investimenti per la tracciabilità dei prodotti, la certificazione e la promozione degli stessi, nonché verso la salvaguardia dei paesaggi tradizionali e la tutela del territorio; purtroppo, le uniche due misure previste dal GAL Sabino la 132 e la 133, che riguardano il sostegno agli agricoltori partecipanti a sistemi di qualità alimentare ed il sostegno alle associazioni di produttori per la promozione ed informazione riguardante i prodotti di qualità, concorrono solo per il 2,40% dell’intero finaziamento pubblico; sono convinto, che tali misure andrebbero alimentate ulteriormente.

Senza dubbio il Gal Sabino è un’occasione di rilancio e sostegno per alcune attività del comparto agricolo, rurale e turistico; sarà evidentemente fonte di finanziamento per la promozione e sviluppo dei nostri prodotti tipici locali certificati, ma sarà questo se riuscirà, attraverso il suo gruppo di gestione, finanziato con circa 1 milione di euro dei 6 di finaziamento pubblico totale, a gestire i processi di finaziamento delle misure con progettazione, competenza, certezza, trasparenza e flessibilità.

Mi auguro, che queste peculiarità vengano fatte proprie dalla Regione Lazio, che è l’Ente finanziatore, auspico al contempo che la Giunta Polverini non tratti le questioni del GAL Sabino come ha trattato, tra le altre, quella degli Sportelli Agricoli Zonali di fatto chiusi, quella del Distretto della Montagna Reatina del quale ha proposto la liquidazione e quella del definanziamento, nell’ultimo bilancio regionale, della lotta alle fitopatie del kiwi ed al Cinipide del Castagno, mentre trovava i fondi per istituire il vitalizio anche per i 14 Assessori Esterni, ai quali non sarebbe spettato in quanto nominati e non eletti dai cittadini.