“Dopo l’ennesima figuraccia rimediata con la bocciatura del suo Piano di Riequilibrio, la sindaca Cuneo tenta goffamente di nascondere le sue bugie e responsabilità, spostando l’attenzione sull’opposizione.
La Corte dei Conti nell’adunanza del 6 febbraio ha dichiarato inammissibile il Piano di Riequilibrio rimodulato nel 2021 dalla sindaca Cuneo e dalla sua giunta, dando 90 giorni di tempo al Comune per seguire le indicazioni e fare emergere nel bilancio la somma complessiva e corretta dei debiti del comune con annesse reali politiche di ripiano. La strategia politica amministrativa della Cuneo viene definitivamente distrutta dalla Corte dei Conti. Come non ricordare le perle della Sindaca date alla stampa in questi anni:
- Agosto del 2021, dopo il consuntivo 2020 dichiarò “i risultati sono positivi ed indicano la conferma dell’uscita dal Piano di Riequilibrio ”.
- Novembre del 2022, uscì trionfante sul rimando alla Corte Costituzionale “il Comune di Fara in Sabina farà giurisprudenza”.
- Dicembre 2023, dopo la bocciatura arrivata perfino dalla Corte Costituzionale affermò “con soddisfazione…la sentenza conferma l’operato del Comune”.
La Cuneo ha continuato fino a venerdì scorso a fornire interpretazioni fantasiose della situazione di bilancio, indicando perfino strade tecniche a cui nemmeno un alunno del primo anno di ragioneria avrebbe creduto e che infatti non si sono verificate. Noi abbiamo lavorato insieme a tecnici esterni ad un dossier economico finanziario, consegnato alle autorità competenti, da cui si evincono plasticamente e dettagliatamente tutte le responsabilità della Cuneo e della sua giunta.
In questi drammatici 90 giorni la Sindaca dovrà dissolvere tutte le opacità consegnando ai cittadini, alle opposizioni consiliari ed alla Corte dei Conti, lo stato reale delle finanze della città. Dopo questo ennesimo disastro, con il rischio concreto del fallimento, sarebbero state utili parole di scuse nei confronti dei cittadini, sia per ciò che ha detto in questi anni, poiché falso, sia perché non ha risanato i conti del comune ma li ha peggiorati”. Così nella nota Noi Fara
Noi Fara