L’Associazione Nazionale Mutilati ed invalidi civili di Rieti accoglie con grande soddisfazione ed orgoglio la Sentenza della Corte Costituzionale del 23 giugno 2020 con la quale viene enunciato il principio che le pensioni di 285,66 euro mensili, previste dalla legge per gli Invalidi civili al 100%, sono inidonee ed insufficienti a soddisfare i bisogni primari della vita.
In conseguenza risulta violato l’art. 38 della nostra Costituzione nella parte in cui garantisce che ” ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale”.
Conseguentemente gli Invalidi civili totali, a partire dal 18° anno di età, avranno diritto a percepire 516,46 euro al mese a condizione che non supereranno un reddito individuale annuo di 6.713,98 euro.
Si resta comunque in attesa di conoscere le motivazioni della Sentenza, in particolare per verificare se oltre al citato limite di reddito individuale vi sia anche quello derivante dal reddito del coniuge.
Allo stesso modo si resta in attesa di conoscere le modalità operative che l’INPS vorrà disporre per beneficiare di tale aumento pensionistico, fermo restando che la Sentenza avrà effetto dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e non avrà valore retroattivo.
In particolare l’ANMIC è molto soddisfatta perchè vede coronata con successo una battaglia rivendicativa sull’aumento delle Pensioni che da molti anni porta avanti anche attraverso una Proposta di Legge di iniziativa popolare, presentata con oltre 300.000 firme in Parlamento nel Luglio del 2008 (Atto Camera dei Deputati 1539) che attende ancora di essere calendarizzata ed a cui le forze politiche non hanno mai data una risposta concreta.
Il Presidente provinciale ANMIC Rieti Giuliano Cardone