“Garantire le necessarie misure di sicurezza per viaggiare in tranquillità al massimo riparo dai contagi da nuovo coronavirus“. E’ questa la richiesta congiunta che la Uil di Rieti e della Sabina Romana e la Uil Trasporti di Rieti e della Sabina Romana rivolgo ai vertici del Cotral.
“La fase due – dicono Alberto Paolucci, segretario Uil Rieti e Sabina Romana e Pierluigi Giacomelli della UIl trasporti Rieti e Sabina Romana – è iniziata con non poche difficoltà: autisti costretti a reperire da soli le fasce di plastica bianca e rossa per assicurare il distanziamento sociale perché non tutte le vetture erano provviste della catenella distanziatrice. Non solo: ci sono state incertezze sul numero di passeggeri che potevano salire sui bus. Tutte procedure, insomma, che obbligano gli autisti ad assumere più la figura dello sceriffo che quella di conducente attento a portare la corsa da un capolinea all’altro”.
“Stiamo parlando di una fase 2 da rivedere profondamente – dicono Paolucci e Giacomelli – perché ai conducenti sono affidate troppe responsabilità: loro devono decidere se far salire o meno le persone, loro devono decidere se interrompere la corsa o meno. Tutti aspetti che distraggono dalla funzione primaria, vale a dire guidare e farlo con la concentrazione, aspetto questo che ha sempre contraddistinto gli autisti del Cotral”.
“La Uil – concludono Paolucci e Giacomelli – chiedono all’azienda di prestare la massima attenzione alle criticità che oggi si sono manifestate. E chiede che queste vengano affrontate e risolte al più presto, perché la sicurezza dei lavoratori dell’azienda e dei passeggeri, che poi sono altri lavoratori, deve venire prima di tutto. Va quindi presa in considerazione anche la possibilità di aumentare almeno in questa fase le corse, gli orari, le vetture, perché non si può rischiare di aspettare ore ed ore alle fermate intermedie. Se un lavoratore con un turno prestabilito da Osteria Nova deve raggiungere Roma e presentarsi sul cantiere, non può attendere la corsa che ha disponibilità di posti. Perché così facendo rischierebbe di perdere il posto di lavoro”.