COORDINAMENTO DONNE CISL: IN AUMENTO LE RICHIESTE DI AIUTO ALLA CARITAS DI RIETI

Caritas Rieti

Secondo il decimo Rapporto sulla povertà ed esclusione sociale della Caritas Italiana e della Fondazione Zancan, intitolato "In caduta libera", i poveri in Italia sono 8.370.000 e non 7.810.000 come attestato dai dati ufficiali pubblicati dall’Istat, ossia circa 560 mila persone in più (+ 3,7%).

“In sostanza –esordisce il responsabile del coordinamento donne della Cisl di Rieti Roberta Cenciotti- non è vero che siamo davanti ad una povertà stabile come vuol far crederci l’Istat, poiché tale affermazione si basa su calcoli che forniscono una distorta e illusoria concezione del fenomeno.

Alle stime sui poveri, va aggiunto infatti un 10%, quindi circa 800 mila italiani, di impoveriti. Vale a dire persone che pur non essendo povere hanno però cambiato il proprio tenore di vita e vivono in forte fragilità economica. Questo il ragionamento del rapporto Caritas-Zancan.

Secondo l’Istat –continua la Cenciotti- lo scorso anno l’incidenza della povertà relativa è stata pari al 10,8% (era 11,3% nel 2008), mentre quella della povertà assoluta risulta del 4,7%.

La povertà si conferma un fenomeno del sud, delle famiglie numerose o monogenitoriali, di chi ha bassi livelli di istruzione. In sostanza sempre più famiglie in cui uno o più membri lavorano sono povere.

Infatti, accanto ai dati ufficiali, ci sono le persone impoverite che pur non essendo povere vivono in una situazione di forte fragilità economica. Sono persone che, soprattutto in questo periodo di crisi, hanno dovuto modificare, in modo anche sostanziale, il proprio tenore di vita, privandosi di beni e servizi, precedentemente ritenuti necessari.

Ecco alcuni dati che confermano questa situazione –sottolinea la Cenciotti. Nel 2009 il credito al consumo è sceso dell’11%, i prestiti personali aumentati del 13 e la cessione del quinto a settembre 2009 ha raggiunto il +8. Il rapporto calcola un 10% in più di poveri da sommare agli oltre 8 milioni stimati.

A Rieti la situazione non è certo migliore anzi. Secondo la Caritas diocesana, che attraverso un  rapporto targato Osservatorio della povertà ha fotografato la situazione locale con estrema chiarezza, emergono dati poco confortanti per il nostro territorio.

Oltre alle difficoltà degli immigrati –precisa la coordinatrice donne Cisl- che si rivolgono agli sportelli Caritas ogni giorno per avere aiuti economici, vestiario, viveri si evidenziano anche richieste da parte di cittadini italiani locali, alcuni dei quali per così dire isospettabili.

Lo Sportello del lavoro della Caritas (una sorta di agenzia per il lavoro di cura tra immigrati e famiglie che hanno bisogno di assistenza domiciliare) ha registrato per il 2009 un aumento delle richieste addirittura del 25%.

La Cisl –tiene a precisare la Cenciotti- manifesta preoccupazione per questo aumento della povertà che non si registra solo alla Caritas di Rieti ma presso altre associazioni di volontariato che confermano l’aumento delle richieste.

Del resto, all’impennata della disoccupazione, che a Rieti risulta essere un vero e proprio fenomeno con punte del 30%, dobbiamo aggiungerci anche il tasso di inattività che, con oltre il 35%,  nasconde il dramma del lavoro sommerso. Dati inequivocabili che ci fanno riflettere sull’esigenza di individuare  nuove strategie per far giungere al nostro territorio risorse importanti per permettere alle nostre famiglie, ai giovani, alle donne e agli anziani, una vita più dignitosa.

Questo –conclude la Cenciotti- è un interrogativo che come sindacato molto vicino ai problemi della gente  ci poniamo e che vorremo sottoporre all’attenzione della nostra classe politica, spesso distratta su tali argomenti, per trovare insieme delle soluzioni concrete”.