Convento Sant’Antonio al Monte

Il convento fu fondato nel 1474 con l’approvazione di Sisto IV grazie alle donazioni di moltissimi cittadini.  Da ricordare la figura del frate reatino Angelo Cappellari, che donò, molti dei suoi beni, tra i quali la Madonna col Bambino oggi esposta nel Museo Civico di Rieti, realizzata da Antoniazzo Romano ed i codici miniati che andarono ad arricchire la biblioteca. Convento Sant'Antonio al monte a Rieti
Dalla fine del XV secolo,  fu adibito ad infermeria. I frati che curavano gli infermi in una casa attigua alla chiesa di S. Rufo di Rieti ebbero il modesto tempio di Santa Maria al Monte  in dono dal Vescovo, e dopo radicale trasformazione ed ampliamento, cambiò il nome in S. Antonio ed assunse lo stato attuale nel corso del XVIII secolo ospitando anche il noviziato.
Nel tempo divenne un centro di cultura grazie alla sempre più ricca dotazione della biblioteca fino alla soppressione napoleonica. Dopo la seconda guerra mondiale Sant’Antonio al Monte fu restaurato ed attrezzato modernamente.
Nel 2000, a seguito dello spostamento degli ultimi frati dal convento  per ricongiungersi alla comunità più numerosa di Santa Maria delle Grazie a Ponticelli, il convento di Sant’Antonio al Monte è stato organizzato come "Oasi francescana", casa di accoglienza per attività spirituali, culturali e sociali, corsi di studio, ed anche per la celebrazione di matrimoni e per l’accoglienza dei pellegrini in visita alla Valle Santa.Convento Sant'Antonio al Monte a Rieti
E’ possibile raggiungere il convento anche risalendo a piedi un ripido pendio costeggiato da due file di edicole della Via Crucis.
 Le edicole risalgono al XVIII secolo e il loro restauro è avvenuto a partire dal 1992 per volere dei Lions Club. Le formelle in terracotta furono  eseguite, nel 1994, dagli studenti  dell’istituto statale d’arte di Rieti "Antonino Calcagnadoro".Convento Sant'Antonio al monte a Rieti

All’interno del conven-to sono da ammirare i due chiostri rinascimentali, circondati da ambulacri con arcate e con al centro aiuole.

La Chiesa, originariamente votata alla tipica semplicità francescana, nel seicento fu ampliata e all’interno venne sistemato un coro più grande e  anche sei piccole cappelle.

Convento Sant'Antonio al Monte a Rieti

Nella Chiesa è presente un Crocefisso ligneo del XV secolo posto sopra l’altare della terza cappella a sinistra, dove è anche visibile un’opera del 1652 di Vincenzo Manenti raffigurante la Vergine, la Maddalena e San Giovanni Evangelista.

Convento Sant'Antonio al monte a Rieti

In un’altra cappella, è posta una tela riproducente l’immagine della Immacolata Concezione.

Convento Sant'Antonio al monte a Rieti

La sagrestia in noce è stata lavorata da Fr. Morico da Prossedi nel 1692 ed il Campanile fu fatto innalzare nel 1696.
Sotto l’altare maggiore è collocato il corpo del Martire S. Vittorio, traslato  nel 1703, quando fu rialzato il soffitto della chiesa, dal cimitero di Calepodio.

Convento Sant'Antonio al monte a Rieti