A Rieti il convegno sull’importanza del Cane da Pastore Maremmano-Abruzzese per garantire la convivenza tra allevatori ovini e lupi, organizzato da Sabina Universitas e Circolo del Pastore Maremmano-Abruzzese, in collaborazione con ENCI e Regione Lazio. Presentazione del libro di Maria Luisa Cocozza, “Un Cane in Famiglia”
Sabato 7 marzo 2015 (ore 11.00), nella prestigiosa cornice di Palazzo Dosi a Rieti, si svolgerà il convegno intitolato “Il Pastore Maremmano-Abruzzese, il cane di cui scrisse Marco Terenzio Varrone”.
Organizzato dalla Sabina Universitas (Polo Universitario di Rieti) e dal Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese (CPMA, unica associazione italiana riconosciuta da ENCI e FCI per la tutela e la promozione del Cane da Pastore Maremmano-Abruzzese), in collaborazione con l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI) e con la Regione Lazio, il convegno si propone di evidenziare l’importantissimo ruolo eco-funzionale che possono svolgere i bianchi cane da pastore italiani nel consentire un accettabile livello di convivenza tra allevatori di ovini e lupi, tornati, come è noto, a popolare in maniera numericamente consistente gli Appennini.
Il convegno, inoltre, è stato pensato anche con l’obiettivo di fare chiarezza sull’unicità di questa razza, la sola riconosciuta da ENCI e FCI. Una e soltanto una razza di cani bianchi da pecora – il cui nome ufficiale è “Cane da Pastore Maremmano-Abruzzese” – che non contempla nemmeno sotto-razze o sotto-tipi, a volte evocati in maniera impropria e fuorviante.
La scelta della location di Rieti è stata dettata non solo perchè la Sabina Universitas offre un corso di laurea che ha nelle tematiche ambientali legate agli ecosistemi montani il fulcro dei propri insegnamenti, ma anche perchè, alla fine del II secolo A. C., qui nacque l’insigne storico latino Marco Terenzio Varrone il quale, curiosamente, fu il primo scrivere dei bianchi cani da pastore dell’Appennino centrale. Nella sua più celebre e autorevole, opera dedicata al mondo agro-pastorale (“De Re Rustica”, 35 A.C.), Varrone incredibilmente tratteggia un ritratto del Cane pastoralis che ancora oggi ci appare come un moderno standard di razza del Pastore Maremmano- Abruzzese. Probabilmente il primo “standard di razza” mai scritto in assoluto!
Il convegno sarà anche l’occasione per conoscere da vicino il popolare programma televisivo di Canale 5, dedicato al mondo degli animali e dei cani in particolare, “L’Arca di Noè”, grazie alla partecipazione, come relatrice, della Dott.ssa Maria Luisa Cocozza, la giornalista responsabile della trasmissione.
La dott.ssa Cocozza presenterà il suo delizioso volume “Un cane in famiglia”, un manuale di consigli pratici dedicato a tutti coloro che decidono di affrontare consapevolmente l’esperienza di accogliere in casa un quattro-zampe.
Gli altri relatori saranno il Consigliere Regionale del Lazio e Direttore del Polo Universitario di Rieti, Daniele Mitolo; il botanico ed ecologo esperto di tematiche forestali dell’università “Tuscia” di Viterbo, Prof. Bartolomeo Schirone; il Presidente del Circolo del Pastore Maremmano-Abruzzese e giudice della razza, Dott. Paolo Damiani; e lo zoologo e documentarista di RAI e MEDIASET, dott. Roberto Palozzi, che proietterà un suo documentario sul Pastore Maremmano-Abruzzese.
Al convegno saranno presenti anche molti dei più illustri allevatori italiani della razza per presentare i loro magnifici cani (tra cui il campione del mondo, Ramon) sia al pubblico, che agli studenti, che alle telecamere de “L’Arca di Noè”, grazie alle quali verrà registrato un servizio televisivo sulla manifestazione e sul Cane da Pastore Maremmano-Abruzzese con Maria Luisa Cocozza.