Controvento scende in presidio contro i tagli ai fondi per l’Università pubblica e la ricerca

“Controvento scende in presidio contro i tagli ai fondi per l’università pubblica e la ricerca. Questa mattina al fianco di Aspè, Balia dal Collare e l’organizzazione romana “Cambiare Rotta”, abbiamo manifestato, davanti al Vespasiano, la nostra contrarietà alle politiche di questo governo ipocrita. La riforma Bernini, infatti, sta designando una università pubblica sempre più piccola, povera, socialmente selettiva e con buona parte del personale relegato al precariato e senza diritti. Siamo vicini all’associazione dottorandi e dottori di ricerca in Italia (ADI) che ha presentato un esposto alla Commissione Europea contro il DDL1240 voluto dalla Ministra Bernini. Siamo felici che il polo universitario di Rieti stia trovando finalmente lo spazio che merita ma a che vale il “segnale di crescita per il Polo Universitario” quando l’università pubblica arretra in tutto il paese e costringe i giovani a trovare un’occupazione di ricerca all’estero? I precari nel mondo della ricerca, per lo più giovani, rappresentano il 40% del personale universitario (in tutto poco meno di 30 mila persone tra assegnisti di ricerca e ricercatori a tempo indeterminato). [fonte ADI – Corriere della Sera].

Se la visione di futuro dell’università pubblica del governo è il suo smembramento in favore della privatizzazione e del precariato, anche il polo di Rieti è minacciato e si svuoterà di giovani e non resteremo a guardare. Controvento rifiuta le passerelle di governanti che dalla sanità all’istruzione, dalla musica all’acqua pubblica, vogliono favorire i privati a scapito del pubblico, calpestando i diritti sanciti dalla nostra costituzione. “E grideremo ancora più forte. Per quanto voi vi crediate assolti. Siete per sempre coinvolti! La lotta continua”.

Così nella nota Controvento