Controvento: “Le immagini di banchi, porte e sedie distrutti al Rosatelli ci ricordano l’attacco alla sede CGIL”

FOTO: Chicca

“Questa mattina gli studenti della sede centrale dell’Istituto di istruzione superiore Celestino Rosatelli sono stati bloccati ai cancelli d’ingresso. Ogni entrata, chiusa a chiave con lucchetti o sbarrata da barricate di cattedre e banchi, ha reso impossibile il regolare svolgimento delle lezioni. All’interno un gruppo di studenti appartenenti al settore giovanile di Casapound, Blocco Studentesco, definiti da loro stessi “fascisti del terzo millennio”, ha distrutto completamente il primo piano della scuola con ingenti danni.

I suddetti, probabilmente di notte, hanno manomesso l’allarme e le uscite di sicurezza. Una volta dentro hanno scatenato la loro inciviltà e ignoranza contro il mobilio e le apparecchiature della scuola. Una vera e propria azione criminale, squadrista e fascista, di fronte alla quale non possiamo e non intendiamo rimanere indifferenti.

Stamattina le immagini dei banchi, delle porte e delle sedie distrutte ci hanno ricordato il vile attacco alla sede della CGIL. Non è accettabile che un gruppo di giovani neofascisti nel 2022 distrugga la scuola pubblica, pagata con i soldi delle nostre tasse, un bene di tutti. Crediamo che un tale attacco sia una sconfitta di tutti: degli studenti, dei docenti, di un sistema scolastico fragile incapace di garantire la sicurezza e i principi di cittadinanza e costituzione che insegna.

Pretendiamo che siano presi provvedimenti nei confronti di queste persone, viste anche le precedenti sospensioni di alcuni per bullismo. Li abbiamo visti imporre le loro idee sui muri esterni ed interni con manifesti non autorizzati, rompere le finestre per fare distorta propaganda, offendere e intimorire studenti e studentesse ed oggi danneggiare l’edificio e bloccare le lezioni. Quanto dobbiamo lasciar correre ancora?

Non è con la violenza bruta che si rappresentano gli studenti. Non è l’espressione di un disagio questa, ma criminalità organizzata e giustificata.”

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