CONTIGLIANO, IL CAMPO DELLA DISCORDIA

Il campo di beach volley a Contigliano

I cittadini di Contigliano residenti nelle vicinanze del campo di Beach volley e Beach soccer, in via XXV Settembre, manifestano  il loro dissenso circa l’ubicazione della struttura, in quanto, a loro avviso, risulta essere troppo vicina alle abitazioni, nonché alla strada principale.

La struttura è collocata nell’unico spazio verde comunale, pertanto chiedono di verificare se è stato rispettato il piano regolatore.

I cittadini pur non avendo nessuna preclusione alla creazione di spazi che favoriscano l’aggregazione giovanile, non ritengono accettabile tale vicinanza, che comporta notevoli disagi alla loro vita quotidiana.

Nella zona infatti abitano persone che svolgono lavori su turni, che necessitano di momenti di riposo anche durante le ore diurne, e persone in precarie condizioni di salute. Più volte i residente hanno manifestato al sindaco il loro dissenso, a causa dei continui schiamazzi, associati a comportamenti non adeguati alla più civile educazione, (imprecazioni, abbandono di rifiuti ecc.) e della grande quantità di sabbia e polvere che non permettono di svolgere le più semplici attività quotidiane: dall’apertura delle finestre allo stendere il bucato.

Si rappresenta inoltre l’alta pericolosità della struttura che è ubicata a meno di un metro dalla strada, e che mette a repentaglio l’incolumità dei fruitori e degli automobilisti. Tale rimostranza non è volta a penalizzare l’attività sportiva e di aggregazione dei giovani, ma all’individuazione di una più idonea e sicura ubicazione del campo, visto che prima dell’estate 2011 lo stesso era situato in un’altra zona del paese,e per i medesimi motivi è già stato rimosso più volte.

Una delegazione dei residenti si è già recata dal sindaco al fine di risolvere bonariamente la controversia, ma purtroppo si è sentita rispondere che, il sindaco non è obbligato ad ascoltare parere alcuno e la decisione finale spetta esclusivamente a lui.

Ma Contigliano è feudo?. I cittadini hanno addirittura proposto al sindaco di gestire ed attrezzare autonomamente lo spazio verde in questione, per far si che sia i bambini che gli anziani potessero beneficiarne. Anche in questo caso la risposta è stata negativa.

Ai cittadini  viene spontaneamente da porsi un quesito: siamo forse cittadini da non considerare o di serie B? Non paghiamo forse le tasse come tutti gli altri? O forse gli abitanti delle case popolari non sono degni di rispetto, o non hanno diritti?

Unanimemente chiedono pertanto lo spostamento della struttura e la verifica della sua regolare realizzazione.