Consigliere provinciale Cossu: "la Sinistra e la Chiesa a Rieti"

Riportiamo integralmente la lettera aperta inviata in redazione dal consigliere provinciale Marco Cossu.
“Caro direttore,
leggo non senza un certo stupore che nei locali della parrocchia di Madonna del Cuore a Rieti si è svolta l’assemblea degli iscritti di Sinistra Italiana. Sono indeciso se dare alla notizia il significato di una conversione di gruppo o, semmai, la scelta e la disponibilità inopportuna dei locali parrocchiali per un incontro di questo tipo. Sì, perché io ero rimasto al mito, propugnato da costoro, dello Stato laico da difendere tramite una politica laicista, che si alimenta di polemiche anche feroci nei confronti delle famigerate “ingerenze” della Chiesa cattolica nei confronti della politica italiana. Allora stupisce che questa volta gli uomini e le donne della sinistra abbiano bussato alla porta degli odiatissimi preti per trovare una casa dove riunirsi in pace. Stupisce ancor di più se passiamo in rassegna l’ideologia che da un oltre un secolo anima la sinistra nella sua evoluzione storica: materialismo, lotta di classe, anticlericalismo; concetti che sono in antitesi con la fede cristiana.
Da cattolico, più che da politico, trovo scandaloso che la Chiesa offra asilo a chi da sempre lotta spudoratamente per distruggere la famiglia cristianamente intesa. Non so se il papa con i suoi cardinali e i vescovi siano ancora interessati a temi come l’aborto e la natalità, l’eutanasia e il diritto alla vita, l’unione civile e il matrimonio. Temi dove la sinistra ha una posizione nettamente in contrasto con i valori cristiani.
Non credo che oggi la Chiesa debba avere un partito di riferimento come era la Democrazia cristiana. Credo, però, che non possa scivolare sul terreno del relativismo – siamo tutti uguali, tutti belli, tutti buoni, uno vale l’altro – almeno per il rispetto dei tanti che difendono la fede cristiana nella società laica dagli attacchi quotidiani portati avanti, guarda caso, proprio dalla sinistra; una guerra che si manifesta soprattutto nell’iconoclastia scatenata contro i nostri simboli come la croce – che la sinistra vorrebbe sfrattare dai luoghi pubblici insieme al presepe.
Per concludere offro ai lettori le parole di papa Benedetto XVI nella sua lettera enciclica “Caritas in Veritate”: «Solo nella verità la carità risplende e può essere autenticamente vissuta. Senza verità, la carità scivola nel sentimentalismo. L’amore diventa un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente. È il fatale rischio dell’amore in una cultura senza verità. Esso è preda delle emozioni e delle opinioni contingenti dei soggetti, una parola abusata e distorta, fino a significare il contrario».”
Marco Cossu
Consigliere provinciale di Rieti