Congresso PD, Costantino Renzi ufficializza la sua candidatura

“Ho dato la disponibilità a candidarmi a segretario del PD di Rieti. Gli amici e compagni della sinistra del partito e alcuni sostenitori di Matteo Renzi che non si riconoscono nell’agire del Partito Democratico locale, hanno proposto la mia candidatura al congresso di domenica prossima.
E’ una candidatura di testimonianza; l’esito del congresso è assolutamente scontato e porterà, con una maggioranza bulgara, alla elezione di Emiliana Avetti. Sono cresciuto nel PCI di Berlinguer, dove era un punto di orgoglio lavorare per l’affermazione di una presenza delle donne in politica e l’ultima cosa che avrei voluto era contrappormi alla candidatura di una donna, a cui faccio, fin da ora, gli auguri di buon lavoro, ma i modi in cui è maturata questa scelta rendono impossibile il nostro sostegno.
Ci era stato proposto dal Segretario provinciale di ricostruire, dopo anni di lacerazioni, un punto di vista unitario del Pd, almeno sulle vicende locali; in corso d’opera abbiamo capito che potevamo essere unitari solo sulle scelte consumate da altri. Abbiamo il difetto di essere stati abituati a concepire i rapporti unitari in modo diverso, le finzioni non le accettiamo. Avvertiamo il rischio di apparire inadeguati e velleitari, impegnati a porre questioni di principio e di metodo in una città sfiancata ed impoverita dalla crisi occupazionale che ogni giorno che passa vede il depauperamento del nostro già debole apparato industriale e tuttavia riteniamo che anche ai drammatici problemi del nostro territorio si può dare risposta se vi è un sussulto democratico, un rinnovato impegno di elaborazione dei partiti politici ed in primo luogo del Pd.
Abbiamo l’ambizione di dare un contributo alla città e alla vittoria del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative rilanciando una dialettica democratica all’interno del PD, troppo spesso privo di una elaborazione e di un radicamento, decisivi a nostro giudizio, per evitare un disastroso ritorno della Destra al governo della città. Riteniamo che una vita democratica del Pd degna di questo nome, non possa non prevedere, così come invece è accaduto negli ultimi 5 mesi, la convocazione della Direzione provinciale del Partito.
Avverto il dovere di candidarmi a segretario comunale per rispetto dei tanti compagni ed amici che in questi mesi, in silenzio, senza aderire ad altre forze politiche, hanno lasciato il nostro partito non riconoscendosi più in un Pd in cui, ad ogni livello, si avverte un evidente disprezzo per gli uomini e la storia della Sinistra italiana, del Sindacato, del sistema delle autonomie locali.
E’ inaccettabile, per dire l’ultima in ordine di tempo, che il Segretario/Premier dia l’indicazione di non partecipare al voto ad un referendum, stracciando il valore della democrazia partecipata, senza che nessun organismo avesse deciso in tal senso; un referendum, tra l’altro, promosso da 7 Regioni a guida Pd. Il terreno dello scontro è dentro il Pd, consapevoli che sarebbe drammatico per la prospettiva dell’Italia dare per perso il Nostro Partito al campo del centro-sinistra. E’ qui il cuore della nostra battaglia politica, di una minoranza che guarda al futuro.
Ai tanti compagni ed amici che, in questi mesi, delusi e spesso umiliati, se ne sono andati, diciamo che dobbiamo riorganizzare il nostro campo politico, pagando il prezzo di essere una minoranza, ma lavorando per ancorare il Pd alla cultura politica dell’Ulivo, del centrosinistra, alzando il livello dello scontro interno, se necessario, ma costruendo un argine che impedisca di arruolare nelle nostre fila non solo i tanti transfughi della Destra ma anche i metodi, il familismo, la cultura politica di un Berlusconismo che tanti guasti ha prodotto e continua a produrre nella democrazia di questo paese”.