CNA: 115 imprese attendono i 15 milioni di euro per la deindustrializzazione

Svolta la conferenza stampa nel corso della quale la CNA ha rappresentato la difficoltà di 115 imprese che hanno partecipato al bando relativo al “Fondo di contrasto alla deindustrializzazione” e attendono l’erogazione di 15 milioni di euro. Le aziende manifatturiere interessate sono ubicate nei comuni di Rieti – Cittaducale – Borgorose – Fara Sabina – Frasso – Poggio Moiano – Poggio Nativo – Scandriglia.

Durante la conferenza stampa è stato ripercorso l’iter accidentato, del quale abbiamo dato costante informazione su questa pagina, iniziato con l’inoltro delle domande il 24 Gennaio 2023 e proseguito con ritardi sempre maggiori.
A confermare i problemi illustrati numerose aziende presenti alla conferenza stampa.
La CNA auspica che il rilievo dato dai media al problema contribuisca alla sua conoscenza e alla sua risoluzione. (Nella foto il presidente della CNA Gianluca De Santis e la direttrice Vincenza Bufacchi)

CRONOLOGIA DEGLI EVENTI
Decreto del Direttore dell’Agenzia della Coesione Territoriale nel quale si specificano ambiti, beneficiari, modalità, ecc. Un bando molto importante per due ragioni: la prima è che le risorse vengono equamente divise e alla nostra area vengono assegnate 22,2 milioni di euro come alle altre molto più grandi, la seconda è la percentuale di incentivo 100% a fondo perduto.

AMBITI

  1. Ex consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio;

b) Ex Consorzio Per Lo Sviluppo Industriale Del Sud Pontino, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio;

c) Ex Consorzio Per Io Sviluppo Industriale Roma-Latina, fuso nel Consorzio Industriale Del Lazio;

d) Consorzio Per Lo Sviluppo Industriale Piceno Consind;

e) Ex Consorzio Per Lo Sviluppo Industriale Di Frosinone, fuso nel Consorzio Industriale Del Lazio;

f) Ex Consorzio Per Lo Sviluppo Industriale Della Provincia Di Rieti, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio.

MODALITA’ E TEMPI
Domande dal 24 gennaio fino al 24 marzo 2023. L’incentivo riguarda tutte le aziende manifatturiere (sezione C del codice Ateco da 10. 00.00 a 33.00.00) dei comuni di: Rieti – Cittaducale – Borgorose – Fara Sabina – Frasso – Poggio Moiano – Poggio Nativo – Scandriglia.

Incentivi alle imprese manifatturiere che realizzano investimenti volti al potenziamento o alla riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti o per l’insediamento di nuove unità produttive. Le imprese manifatturiere devono essere già insediate oppure dovranno insediare nuove unità produttive nei territori comunali di competenza dell’Ex Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti.

Sono ammissibili a finanziamento le spese sostenute a partire dal 30 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2023 per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature e beni, anche immateriali. Alle imprese beneficiarie è concesso, nei limiti del regolamento de minimis, un contributo a fondo perduto del 100% delle spese sostenute, di importo non superiore al totale delle spese ammesse e, comunque, non oltre i 200mila euro per impresa.

I contributi saranno concessi secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande. L’erogazione avverrà in un’unica soluzione a seguito del completamento e integrale pagamento degli investimenti ammessi. I beneficiari possono comunque chiedere un anticipo pari al 50% del contributo concesso, previa presentazione di fideiussione bancaria o di polizza assicurativa di pari importo.

I primi ritardi si sono verificati sulla pubblicazione della graduatoria che sarebbe dovuta avvenire entro il 30 giugno 2023 spostata al 30 settembre. Anche per questo è stata richiesta e ottenuta la proroga del bando “Fondo di contrasto alla deindustrializzazione”, spostata al 31 dicembre 2024, la data entro la quale realizzare l’investimento e al 30 giugno 2025 la data fissata per la rendicontazione.

La CNA, prima tra le associazioni ad avanzare la richiesta, ringrazia il Commissario Guido Castelli per l’ascolto e per l’impegno profuso nel conseguimento del risultato. Grazie anche al dott. Michele Palma, Coordinatore del Dipartimento Politiche di Coesione. Senza questa proroga molte imprese avrebbero dovuto rinunciare all’investimento. Nel 2023 è stato avviato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale il processo di soppressione e contestuale trasferimento di funzioni, risorse e strumenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. E a decorrere dal 1° dicembre 2023 è stata definitivamente soppressa.

Da questo momento sono iniziati i problemi riconducibili, sembra, al trasferimento delle risorse dalla vecchia Agenzia della Coesione alla nuova organizzazione e successivamente a Invitalia che dovrebbe poi erogarle alle imprese. La conseguenza è che tutte le aziende sono in difficoltà: sia quelle che hanno chiesto l’anticipo, sottoscrivendo la fidejussione, sia quelle che hanno fatto l’investimento e lo hanno rendicontato da mesi. Le imprese ammesse a contributo avrebbero potuto richiedere l’erogazione del contributo a partire dal 13 novembre 2023, quindi un ritardo di 6 mesi, per molte imprese insostenibile.