Concluso il 4 maggio scorso il ciclo di incontri dedicato al “Progetto Martina” organizzato dal Lions Club RietiVarrone ed il Lions Club Flavia Gens per promuovere presso i giovani la cultura preventiva in ambito oncologico. Martina era una giovane donna, felice ed entusiasta della vita.
Un giorno sentì un piccolo nodulo al seno, si sottopose ad esami diagnostici che evidenziarono la presenza di un tumore in stadio avanzato… ora Martina non c’è più. Martina ha lasciato un testamento: “che i giovani siano accuratamente informati ed educati ad avere maggior cura della propria salute e maggiore attenzione al proprio corpo”. Con questo spirito il Lions Club RietiVarrone ed il Lions Club Flavia Gens attuano il “ Progetto Martina, un service nazionale senza confini e senza tempo, a costo zero, operando annualmente nelle scuole del territorio per consentire ai nostri giovani sia di ridurre il rischio di avere un tumore nell’arco della propria vita, sia di trascorrere la stessa con maggiore serenità, forti delle conoscenze acquisite al momento giusto.
Il bacino favorito sono le Scuole grazie alla cui collaborazione è stato possibile raggiungere più di 300 studenti del terzo anno delle scuole primarie. Per questo motivo ringraziamo la Dirigente Scolastica Prof.ssa Anna Maria Renzi dell’ Istituto Comprensivo “ Pascoli ” , la Dirigente Scolastica Prof.ssa Irene De Marco , dell’ Istituto Comprensivo “ Alda Merini” e la Dirigente Scolastica Prof.ssa Paola Testa , dell’ Istituto Comprensivo “ A.M.Ricci ” . Negli incontri – lezione l’attività di docenza è stata svolta con metodologia non traumatizzante dai medici della ASL di Rieti: Dott.ssa Rita le Donne già Direttore di Pneumologia e Telemedicina, Dott.ssa Giulia Carocci Dermatologa già Direttore Medicina Penitenziaria, Dott.ssa Marianna Brollo Oncologa, Dott.ssa Felicetta Camilli, Igienista già Direttore Alimenti e Nutrizione, dott. Stefano Marci Pediatra, Consultorio ASL Rieti, Dott. Enrico Zepponi già Direttore laboratorio analisi ASL Rieti.
La metodologia di comunicazione, utilizzata è stata quella di informare i giovani sulle modalità di lotta ai tumori, sulla possibilità di evitarne alcuni, sulla opportunità della diagnosi tempestiva, sulla necessità di impegnarsi in prima persona; tranquillizzare i giovani e le famiglie su come affrontare una malattia, il sapere che ci si può difendere e che si può vincere, dando la tranquillità che deriva dalla conoscenza e permette di vivere con maggiore serenità.
L’interesse e la curiosità dimostrate dai ragazzi di entrambi i sessi ha dimostrato quanto sia sentito l’argomento, sia perché poco o mal conosciuto sia perché la loro maturità li avvicina a certe responsabilità. Responsabilità che li chiama ad un corretto stile di vita in generale e ad una appropriata cultura dell’alimentazione quale step fondamentale e propedeutico alla prevenzione dell’insorgenza di malattie oncologiche. I contenuti degli incontri, supportati da immagini, sono preparati da un comitato scientifico pluridisciplinare nazionale ed il progetto ha avuto il patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero della Salute e nel nostro caso della Lilt di Rieti.