I vecchi casolari e le strutture abbandonate nelle campagne potranno diventare agriturismi e luoghi di ristorazione e vendita dei prodotti tipici: è quanto definito nel nuovo regolamento sulla ruralità multifunzionale presentato oggi dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dagli assessori all’agricoltura e all’ambiente, Sonia Ricci e Michele Civita.
Un segnale molto importante, questo che punta a dare nuova vita al mondo dell’agricoltura spingendo i proprietari di terreni e manufatti a differenziare la propria attività incentivare le attività economiche del settore. Secondo le nuove norme, che sono appendici del Piano Casa, gli imprenditori – a condizione che il 90 per cento del proprio territorio aziendale sia destinato all’attività agricola e che i prodotti utilizzati siano per almeno il 50 per cento provenienti dalla stessa azienda o da altre aziende agricole che operano nel territorio regionale – potranno presentare progetti e proposte ai Comuni per l’utilizzo dei manufatti esistenti con nuove funzioni come il turismo rurale, la ricettività rurale, la trasformazione e la vendita dei prodotti agricoli e tipici, la ristorazione e la degustazione di prodotti tipici, le attività didattiche, socio-culturali, ricreative e terapeutiche-riabilitative.
Un segnale importante, anche per il Reatino, dove serviva nuovo impulso e dove l’ecosostenibilità può diventare un punto fermo dal quale ripartire per colmare i buchi creatisi negli anni con la crisi economica e con la malaugurata spinta che ha portato i proprietari terrieri ad abbandonare attività e culture che potenzialmente potrebbero essere il traino dell’economia locale.
E’ quanto dichiara in una nota il consigliere regionale del Lazio, Daniele Mitolo.