CON L'AUSILIO DI FACEBOOK ARRESTATO UNO DEI RAPINATORI DELLA GIOIELLERIA DI POGGIO MIRTETO

Carabinieri di Rieti arrestano rapinatore gioielleria di Poggio mirteto

Sono terminate con l’arresto del 27enne romeno C. L. F. le indagini avviate nel luglio del 2012 quando l’uomo con un complice sequestrò, picchiò ed imbavagliò il titolare della gioielleria di piazza dei Martiri della Libertà di Poggio Mirteto, costringendolo ad aprire il negozio in tarda sera per trafugare gioielli in oro, per un valore di circa 70.000 euro.

I carabinieri del reparto operativo eseguirono un accurato sopralluogo alla ricerca di tracce biologiche e dattiloscopiche presenti sul luogo del reato e sull’autovettura, in particolare analizzarono il cappuccio con il quale i rapinatori accecarono la vittima, rintracciando tracce biologiche che, analizzate dai R.I.S. di Roma, permisero di estrarre non solo il DNA della vittima, ma anche il profilo genetico di uno dei rapinatori.

Nel corso delle investigazioni, tramite complesse attività tecniche, i carabinieri individuarono uno dei due rapinatori, S.D. il sospettato fu pedinato ed i carabinieri raccolsero, a sua insaputa, una cicca di sigaretta, il reperto fu analizzato con esito positivo, i due profili genetici (quello sul mozzicone di sigaretta e quello sul cappuccio) corrispondevano. Il GIP del Tribunale di Rieti spiccò un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti. Nel corso della perquisizione domiciliare, eseguita durante la cattura, i carabinieri del reparto operativo rinvennero l’arma utilizzata per commettere il reato, una pistola soft air calibro 45.

Le indagini sono poi proseguite portando all’identificazione anche del secondo rapinatore, C.L.F. romeno del 1985. L’uomo nei giorni successivi alla rapina abbandonò il territorio nazionale, per fuggire in Romania. Malgrado ciò i Carabinieri hanno proseguito le ricerche riuscendo a individuare il suo profilo Facebook, dove l’uomo si era registrato con il nickname di “Enzo Recooba”. La foto apposta sul profilo è stata comparata, con esito positivo, con quella del cartellino segnaletico.

Dal profilo i carabinieri hanno individuato anche il suo attuale domicilio a Bucarest e la magistratura ha emesso nei suoi confronti un mandato di arresto europeo. Nel profilo della fidanzata dell’uomo i carabinieri hanno anche estratto alcune foto dove la donna sfoggiava un collier in oro bianco e giallo, riconosciuto dal gioielliere come provento della rapina. I dati rilevati nel corso delle indagini sono stati comunicati all’Interpool che nei giorni scorsi ha scovato e tratto in arresto il romeno.

Ieri sera l’uomo, scortato dal personale dell’Interpool, è stato imbarcato a Bucarest e all’aeroporto di Fiumicino ad attenderlo c’erano gli investigatori del reparto operativo che gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Rieti. C. L. F. è stato poi tradotto al carcere di Rebibbia.