Comunità energetiche (CER), Rietiincomune: “Perché sono così importanti e cosa è stato fatto dal Comune di Rieti”

“Lunedì 7 novembre è stata pubblicata sull’Albo pretorio del comune di Rieti una determinazione di giunta, con carattere di urgenza, di un bando per la presentazione di progetti per la realizzazione delle comunità energetiche.

Cosa sono le comunità energetiche (CER)?
Una comunità energetica rinnovabile è un’entità giuridica che permette ai cittadini alle aziende alle amministrazioni di produrre e condividere e consumare energia di impianti fotovoltaici (pannelli solari) ma anche di altri tipi di energia rinnovabile. Serve, in pratica, a creare una comunità che produca energia pulita e che la metta in circolazione. In Italia ce ne sono già 100 e il numero è destinato a crescere.

Perché è un tema importante?
La sfida sull’energia è la sfida del nostro futuro e del futuro dei nostri figli. Produrre energia pulita basso ha un duplice beneficio: da un lato contribuisce a diminuire le bollette delle famiglie coinvolte, dall’altro è il contributo che OGNI CITTA’, ogni FAMIGLIA, ogni CITTADINO può mettere in atto per vincere la sfida dei cambiamenti climatici (quella che viene affrontata solo quando ci sono gli eventi estremi e le catastrofi). La scelta è innanzitutto politica: implementare comunità energetiche vuol dire far risparmiare molti soldi ai Comuni e alle pubbliche amministrazioni, soldi che potranno essere reinvestiti e utilizzati per garantire migliori servizi ai cittadini. Anche se il risparmio per i cittadini può non essere immediato i benefici saranno poi per tutta la comunità.

Cosa ha fatto la politica Europea e italiana?
La comunità europea ha emanato una direttiva in merito che l’Italia ha adottato da subito. Ha però fissato dei limiti abbastanza stringenti (di potenza degli impianti – max 1 megawatt – e di distanza fisica fra i membri della comunità). In questo momento si è ancora in attesa dei decreti attuativi per trasformare le CER in reali opportunità. Manca inoltre ancora l’approvazione delle tabelle degli incentivi di Arera che è l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti.

Cosa possono fare i Comuni e cosa hanno fatto?
In questa attesa tantissime comunità hanno iniziato a organizzarsi per farsi trovare pronte appena usciranno i diversi bandi del PNRR, che ha stanziato moltissimi fondi per gli enti pubblici. Per prima cosa è necessario coinvolgere società e professionisti che possono aiutare nella fase di implementazione anche occupandosi di animare e facilitare il dialogo fra diversi soggetti (cittadini, imprese, pa). Non solo: è necessario che i comuni facilitino la comprensione dei cittadini che, davanti a una possibilità così nuova fanno fatica a valutare l’impatto di questa scelta sulle proprie bollette e sulla propria vita. I comuni più virtuosi, anche nella provincia reatina, hanno avviato assemblee cittadine, punti di incontro e attivato sportelli di aiuto.

Cosa è successo in provincia?
Era luglio 2021 quando il PNRR stanziò milioni di euro per le comunità energetiche indirizzando anche diversi contributi alle zone del cratere. Anche la Regione dal 2021 ha avviato una grande attività di sensibilizzazione sul tema, organizzando incontri e piattaforme, istituendo bandi e chiedendo ai sindaci dei comuni di avere un ruolo attivo sul tema. In provincia molti comuni hanno iniziato a lavorare sul tema (fra gli altri il comune di Cittaducale e quello di Rocca Sinibalda). A dicembre 2021 con ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione viene disposto un finanziamento di 68 milioni di euro per i comuni del cratere e a giugno 2022 (con Sinibaldi già in sella al Comune) viene emessa un’ordinanza con cui si approva un bando per accedere ai finanziamenti. A settembre 2022 viene emesso il decreto che individua il termine di presentazione delle domande nel 31 ottobre e infine nel 20 novembre.

Cosa ha fatto il Comune di Rieti?
Si è atteso il 7 novembre, a ridosso della scadenza, per pubblicare il bando e non è stata svolta nessuna di quelle attività necessarie per far funzionare una comunità energetica, ovvero la costruzione di una comunità che metta tutti, cittadini e imprese, allo stesso livello di comprensione e possibilità.

Cosa chiede il bando?
Il bando pubblicato prevede due manifestazioni di interesse alle quali rispondere in soli 10 giorni. La prima è rivolta all’operatore economico che dovrà supportarli in questa fase e che avrà ben – due giorni! – per scrivere il progetto. La seconda manifestazione di interesse è quella che ci dà la misura di come anche la parola partecipazione sia stata poco compresa: l’obiettivo è identificare i cittadini, le associazioni, le imprese che vogliano far parte della comunità, sia come produttori ma anche come semplici consumatori.

Come può un cittadino partecipare al bando?
Deve essere riempito un modulo, occorre allegare copia del documento di identità e l’elenco dei consumi energetici degli ultimi 5 anni. Se si ha bisogno di chiarimenti si può contattare l’ufficio progetti del comune (che non è presente sul sito del comune) ad un numero di telefono”.

Rieti in Comune con la collaborazione di Valeria Galluzzi, Laura Ciacci.