COMUNE DI RIETI, PETRANGELI E DEGNI: BILANCIO COMUNALE CON SIGNIFICATIVE CRITICITA'

Comune di Rieti, Degni Assessore al bilancio

Si è tenuta nella sala consiliare del comune di Rieti la conferenza stampa del Sindaco Petrangeli e dell’assessore al Bilancio Degni per illustrare la situazione finanziaria del comune di Rieti.

Dalle parole dell’Assessore trapela non poca preoccupazione e viene descritto un quadro molto serio. “Dalla relazione dei revisori dei conti emerge un bilancio comunale con significative criticità, frutto delle prassi negative seguite nel passato recente e meno recente. L’effetto quantitativo è uno squilibrio di parte corrente, intorno ai 20 milioni di euro. Va riequilibrato rapidamente – continua Degni – per evitare di scivolare verso il dissesto finanziario.

“La prima prassi negativa è quella della mancata registrazione nelle scritture contabili di fatture ricevute dall’amministrazione per 8,870 milioni. Si tratta di una vera e propria irregolarità che denota una cattiva gestione del ciclo passivo”. Di queste somme ben 2,936 milioni sono riferite ad interessi fatturati dalla ASM per un valore di 1,779 milioni e dalla cooperativa Quadrifoglio per un valore di 1,157 milioni.
La parte rimanente si tratta di servizi erogati: 2,697 milioni per forniture di energia elettrica e gas metano, la cui mancata registrazione, vista la prevedibilità in base ai consumi storici si configura come una vera e propria omissione; 1,286 milioni per prestazione legali; e 1,308 milioni per i sevizi della cooperativa Quadrifoglio.
Le utenze energetiche non contabilizzate devono essere incrementate di 1,6 milioni e tenere in conto gli esborsi previsti fino al mese di ottobre dell’anno in corso.

“Questa prassi negativa di contabilizzare le fatture in prossimità del pagamento – continua l’assessore al bilancio – contrasta con la normativa vigente e va immediatamente superata, il ciclo passivo va razionalizzato e tracciato , il processo di liquidazione va effettuato con regolarità e tempestività seguendo la concatenazione tra stanziamento, impegno e liquidazione.

Da quanto è dato comprendere da questo primo esame la ragione principale della prassi omissiva è dovuta incapienza degli stanziamenti, l’orientamento dell’amministrazione per l’anno corrente è quello del blocco generalizzato degli impegni, salvo le spese inderogabili. Tale freno alla spesa consentirà una più attenta impostazione del bilancio per il 2013 che l’amministrazione si impegna ad impostare nel mese di settembre 2012 ed approvare entro il 31 dicembre anno in corso”.

“La seconda prassi negativa è quella di mantenere i residui attivi non esigibili – continua l’assessore Degni – per favorire un equilibrio surrettizio del bilancio, sono stati rilevati residui attivi non esigibili per complessivi 7,303 milioni. Si tratta di somme relative a vari tributi, in alcuni casi risalenti al 2001, che vanno, predisponendo un piano adeguato, eliminate dal bilancio, per rispondere al criterio di veridicità richiesto dalle norme vigenti”.

Un fattore di particolare criticità è dato dall’elevata esposizione debitoria del comune nei confronti della propria azienda dei servizi ASM (27,334 milioni). L’accumulo dei crediti da parte della società di servizi nei confronti del comune, ha creato nella partecipata una situazione insostenibile.

Per anni i proventi dalla TARSU, sono stati utilizzati impropriamente per finanziare le spese correnti, il cda ASM ha proposto un piano di consolidamento del debito che implicherebbe il pagamento di una rata mensile di una parte del comune di 1,5 milioni per 36 mesi, che si aggiungono ai 650.000 € del piano di rientro già attivato. L’inclusione di queste due poste tra i pagamenti indifferibili, a quanto dichiara Degni, non appare sostenibile nel secondo semestre 2012. L’assessore propone alcune possibilità di intervento come ad esempio la cessione del contenzioso TARSU, o la capitalizzazione attraverso un conferimento misto di capitale, tutti gli interventi presuppongono l’organizzazione di un processo complesso, che richiede alcuni mesi per essere implementato.

Dall’analisi fatta dalla nuova amministrazione non risultano solo debiti, ma anche delle entrate potenziali attese per l’anno in corso che ammontano a 15,479 milioni, di cui 5,012 relative a contributi regionali, 4,180 relativi a contributi erariali e 5,553 relativi ad ampliamento piani di zona 167 di convenzioni non ancora stipulate. A fronte di queste entrate sonno posti i pagamenti verso i grandi fornitori che presentano però una massa significativamente più consistente (37,716 milioni).

L’analisi dei conti al 31 dicembre 2011 evidenzi uno squilibrio tra residui attivi e passivi di parte corrente e parte capitale. L’eccedenza positiva del residui attivi, 28,120 milioni, fa presumere l’utilizzazione di poste vincolate per specifica destinazione per il pagamento di spese correnti. Questo è confermato dal segno negativo della differenza tra residui attivi (entrate) residui passivi  (uscite) di conto capitale per –11,374 milioni. Le anticipazione di cassa inestinta (-13,348 milioni) costa al comune spese per interessi passivo (al tasso del 2 %) che ammo0ntanio 200.000€ in caso di utilizzo medio del 70%. Se al debito si sommasse l’anticipazione lo squilibri salirebbe dai 20 ai 30 milioni.

Sulla base della situazione debitoria del comune il sindaco Petrangeli ha predisposto un  piano di lavoro per far fronte alla gestione della cassa fino alla fine del 2012:

a) rapida approvazione del bilancio di previsione 2012 ( entro il 30 giugno) agendo sul contenimento della spesa corrente;

b) approvazione rendiconto 2011 entro il mese di luglio che va completato con l’inserimento dell’inventari patrimoniale nel rendiconto;

c) impostazione a settembre 2012 del bilancio di previsione 2013, da approvare entro il 31 dicembre 2012;

d) riorganizzazione del bilancio 2013 per missione programmi, dalla documentazione dei revisori emerge una macchina amministrativa farraginosa ed inefficiente, piena di duplicazioni, obsoleta, priva di sistemi di controllo e misurazione delle performance. Questo schema va completamente capovolto, vanno individuati obiettivi misurabili e la retribuzione del risultato dei dipendenti e dei dirigenti deve essere connessa al loro conseguimento. Un’ azione intensa di spending review va sviluppata a partire dai servizi sociali, dai servizi esternalizzati, dalla valorizzazione del patrimonio, dalla razionalizzazione delle forme contrattuali che caratterizzano attualmente l’amministrazione. Il bilancio razionalizzato sarà uno strumento trasparente e leggibile che potrà essere diffuso e discusso dai cittadini;

e) analisi delle entrate comunali , accertamento e riscossine dei tributi, tra cui la TARSU e contrasto all’evasione;

f) definizione di un quadro tendenziale pluriennale all’interno del quale collocare la realizzazione di un piano di investimenti;

g) analisi della struttura e razionalizzazione delle società partecipate;

h) revisione e valorizzazione della struttura organizzativa.