Comitato scuole sicure: ciò che è stato fatto non è sufficiente

Considerazioni a margine degli incontri con i referenti per le scuole di proprietà del Comune (l’ultimo mercoledì 6 settembre) e per quelle di competenza della Provincia (dove una rappresentanza del Comitato è stata ricevuta ieri mattina).
Sull’uno e sull’altro fronte, non possiamo esprimere soddisfazione, ma semmai ancora frustrazione rispetto all’utilizzo a fini scolastici di edifici ad alta vulnerabilità sismica (come il Marconi del quale non abbiamo mai avallato la riapertura, anzi chiedendo a gran voce l’immediato trasferimento delle attività didattiche) o per i quali le relative verifiche non sono nemmeno state eseguite.
La nostra posizione è immutata in tutte le sedi ed è quella chiaramente esposta nel nostro comunicato del 21.8.2017 “proposte post incontro Tavolo Tecnico del 11 agosto 2017” (invitiamo tutti coloro che continuano a domandarsi “cosa dice il Comitato” o perché “adesso tace” o “dorme sonni tranquilli” a farne lettura sulla nostra pagina facebook) e – seppure ci si renda conto che è impensabile mettere in sicurezza tutto il patrimonio edilizio scolastico in tempi brevi, governando iter burocratici che sembrano fatti per rinviare, ancora ed a data da destinarsi, quello che avrebbe dovuto esser fatto già da molti anni – si ritiene che le attività poste in essere non siano sufficienti ad affrontare nemmeno le priorità.
A parere del Comitato, è necessario e doveroso un maggior impegno da parte delle istituzioni deputate che si esplichi per esempio:
– pretendendo dalla struttura subcommissariale risposte celeri (ci risultano inevase le richieste relative alle caratteristiche tecniche dei MUSP, indispensabili per valutare se siano idonei ad ospitare gli alunni)
– sollecitando la concreta erogazione dei finanziamenti destinati alle scuole di Rieti (ci risulta che, ad oggi, nonostante il termine di 120 gg. per la presentazione dei progetti relativi agli interventi finanziati, Comune e Provincia non abbiano la copertura finanziaria nemmeno per individuare ed incaricare i progettisti)
– ottenere gli esiti dell’incarico conferito al CRITEVAT (perché non tutto, e non questo, può essere svolto all’italica maniera) e poi darne e, soprattutto, prenderne atto adottando i conseguenti provvedimenti (in tempi compatibili con la salvaguardia di bene primario ed assoluto, qual è quello dell’integrità fisica della popolazione scolastica).
Le logiche partitico-politiche non ci appartengono e non ci interessano, ma accogliamo con favore anche le aspre critiche che ci vengono mosse sui social in quanto espressione di un’attenzione non sopita alla questione della sicurezza nelle scuole, nella speranza che tutti acquisiscano consapevolezza di quel rischio sismico che, senza farci coinvolgere in operazioni di marketing politico, ci proponiamo di contribuire, nel nostro piccolo, a ridurre.
Il Comitato Scuole Sicure di Rieti – L’esecutivo: Vincenzo Amarù, Tiziana Ardante, Roberta Cappelletti, Cordiano Fortunato, Marco Giovannelli, Cristina Mariani, Elena Mumelter, Ugo Perotti, Roberto Pizzocchia, Maria Cristina Rosati