Si è tenuto questa mattina, giovedi 24 novembre, nell’aula consiliare del Comune di Rieti il convegno – incontro tra il Comitato Reatino per il Diritto alla Salute Politiche Sociali e la cittadinanza.
Il Comitato richiede alla Regione Lazio un Decreto che attesti che il territorio della ASL di Rieti è “area periferica di zona disagiata”, con conferma dell’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti sede DEA di 1° livello (spoke).
Le associazioni di volontariato della provincia di Rieti, aderenti al Comitato Diritto alla Salute, riunitesi in assemblea, hanno affrontato i problemi relativi al graduale ridimensionamento dell’offerta terapeutica dell’ospedale de Lellis di Rieti e della Sanità reatina in genere, determinata da un piano di rientro che dura da anni.
Come riporta il Comitato per il Diritto alla Salute, in seguito al sisma il de Lellis di Rieti è rimasto l’unico ospedale della nostra provincia, in un territorio particolarmente sfavorito dal punto di vista orografico e territoriale. Il Decreto Legge sui territori interessati dagli eventi sismici, tra cui Rieti, dell’11/11/2016 numero 205 prevede:
– incentivi alle attività agricole e produttive
– misure di interventi immediati sul aptrimonio culturale
– misure per le infrastrutture viarie
– interventi di immediata esecuzione al fine di favorire il rientro delle unità immobiliari e il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nel Comuni interessati
Non si fa accenno però a concessioni o interventi sul versante sanitario e sui bisogni di salute della provincia reatina, già in crisi da tempo ed ulteriormente provata dal terremoto del 24 agosto e del 30 ottobre 2016.