Il Comitato Pendolari Reatini vuole ribadire l’inadeguatezza del servizio Co.Tra.L che finalmente, agendo a tutto raggio, sta mettendo in ginocchio la mobilità dei cittadini sull’intero territorio provinciale.
Questa volta la scusa è l’impegno dei propri autisti nella tornata elettorale, non si capisce bene se come scrutatori, presidenti di seggio o rappresentanti di lista. Con un avviso ai capolinea, datato 22 febbraio, ma affisso non prima di sabato 23 febbraio e come sempre senza timbro, nome e firma di un responsabile, si avvisa la ‘gentile’ (diremmo meglio ‘paziente’) clientela che salteranno una quantità infinita di corse.
Un avviso basato su una procedura adottata nel solo tentativo di sollevarsi dalle responsabilità, informando Garante e Prefetto come indicato in alcuni articoli di giornale. Si parla di disservizi che si protrarranno fino al termine dello scrutinio, quindi per almeno tre giorni. Almeno tre giorni, poiché non vorremmo che dopo lo stress da seggio, non spettassero anche delle giornate di recupero! Ma ci va di scherzare? Tre giorni e forse più di non servizio? Ed il resto del mondo sta ad aspettare che l’azienda attenda il rientro dei propri dipendenti? Allora chiudiamo tutte le scuole e gli uffici della regione… Una procedura così farraginosa non è adottata nemmeno per indire uno sciopero.
L’unico evidente risultato è quello di aver lasciato a piedi moltissime persone. Come è possibile che un’azienda non abbia gli strumenti per gestire il proprio personale affinché svolga il lavoro per cui viene pagato? O non è in grado di farlo? Come è possibile che Procura e Prefettura non intervengano di ufficio nel momento che la notizia è stata resa pubblica da comunicazioni aziendali e notiziari? C’è bisogno sempre della segnalazione dei cittadini impotenti di fronte a tanta prepotenza? Perché nessuno interviene per ripristinare una situazione che ha del paradosso?