In questi ultimi giorni abbiamo assistito all’ennesimo teatrino politico, con scambi di lettere pubbliche piene di parole e prive di contenuti, che ai più sono parse studiate a tavolino.
Assessore Civita, ma per lei discutere un’ipotesi significa imporla con modalità non condivisa con i pendolari come successo per i festivi? Dal suo intervento si evince di nuovo, con amarezza, che non conosce nulla delle problematiche del pendolarismo reatino: le fasce di morbida da lei citate (“orario non pendolare”) nella realtà reatina non esistono; al ritorno da Roma, cosa da lei omessa, secondo la sua ipotesi si prevederebbero solo corse singole dirette che, vista la politica aziendale, è facile dedurre che passeranno per Monterotondo, costringendo indirettamente i pendolari a riversarsi sulla Fl1. Infine, ha omesso di dire che in questo momento la Fl1 non è in grado di assorbire tutta l’utenza che si riverserebbe sulla linea, visto che già di per sé risulta essere al limite del collasso con rotture e blocchi sistematici che quasi giornalmente affliggono l’utenza.
Alla luce di quanto esposto, Onorevole Melilli, è questo ciò che lei realmente si augura per la sua provincia? O dobbiamo pensare che la sua lettera sia stata solo un lavarsi la coscienza alla Ponzio Pilato? Onorevole Melilli, da segretario regionale del PD, provi a comportarsi almeno come il segretario di sezione piddino di Orte nel difendere gli interessi dei suoi concittadini, contro questa caricatura di politica trasportistica regionale!
Il Direttivo CPR- Comitato Pendolari Reatini