Da oltre 2 mesi, come Associazioni Reatine del Comitato Diritto Salute, preoccupate per il continuo degrado dei Servizi sanitari reatini, in una condizione storica di grande pericolo e difficoltà a causa del rischio sismico, chiediamo un incontro urgente con il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, con l’obiettivo di ottenere l’approvazione del Decreto di ripristino dei Servizi Sanitari soppressi o accorpati e la dichiarazione della ASL di Rieti in zona disagiata, con la conferma dell’Ospedale di Rieti D.E.A. di 1° livello, blindando la Sanità reatina da possibili futuri ridimensionamenti che deriverebbero dall’applicazione della cosiddetta legge Lorenzin.
Dopo una lettera ultimativa, ci fu fissato un appuntamento con il Sub Commissario D’Amato, e le Associazioni aderirono, chiarendo che lo avrebbero considerato propedeutico e facilitante il successivo incontro con Zingaretti. Ma alla Regione Lazio, non abbiamo avuto neppure il piacere di incontrare il Sub Commissario, ed il Funzionario che ci ha accolto, scusandosi, ci garantì che avremmo incontrato direttamente il Presidente Zingaretti entro la fine di Gennaio.
Così, evidentemente, non è stato e, mentre il Presidente Zingaretti, dopo il sisma del 24 agosto scorso, passa più tempo a Rieti che a Roma, è chiaro che non è per una difficoltà logistica o di tempo, ma per una grave sottovalutazione delle difficoltà di una zona, quella reatina, da sempre giudicata numericamente marginale e politicamente debole ed ininfluente.
Ma questa ipotesi non esime noi, e quella parte della popolazione non rassegnata o connivente, a continuare a richiamare l’attenzione di tutti sui costi umani e sociali per questa popolazione, alla quale e rimasta, come unica possibilità, l’emigrazione sanitaria anche solo per partorire.
A Zingaretti, ricordiamo il valore della “coerenza”, a parole “altissima” prima delle elezioni (vedi estratto dichiarazioni sotto riportato), carta straccia appena il giorno dopo. Per questo non staremo con le mani in mano, sino a quando non verrà rispettato il diritto alla salute ad una popolazione, quella reatina, che è obbligata alle stesse tasse di Roma e Milano, ma non riceve affatto gli stessi Servizi.