Con riferimento ai fatti occorsi in Comune il 4 novembre, interviene il Comandante della Polizia Municipale di Rieti, Enrico Aragona:
Mi preme in primo luogo puntualizzare che, a precisazione di quanto letto negli ultimi giorni sui quotidiani locali, almeno da parte di chi scrive, non è in corso alcuna “guerra aperta” con il Sindaco del Comune di Rieti né tantomeno lo scrivente è, ne lo è mai stato, “nemico giurato” del Primo cittadino.
Il ruolo che rivesto mi impone di rispettare e far rispettare leggi, regolamenti e disposizioni vigenti, nonché le linee strategico-politiche individuate nel P.E.G.. Qualora, nel pieno rispetto delle mie funzioni, si siano mio malgrado verificati episodi che possano aver fatto ipotizzare, ovvero insorgere dei contrasti, questi sono solo ed esclusivamente riconducibili all’imprescindibile esercizio del mio dovere. Venendo ai fatti, vorrei chiarire come non vi sia stata alcuna accesa discussione o diverbio, né alcun violento attacco o lite (tantomeno furiosa o furibonda) all’esito dell’episodio stesso. Negli ultimi giorni avevo ricevuto numerose segnalazioni riguardanti la presenza in Comune di una donna, non dipendente e senza contratto, intenta a svolgere attività lavorative ordinarie all’interno della Segreteria del Comune di Rieti. Per tale ragione, alla presenza della dott.ssa Sonia Salvi, (la quale, sempre per necessaria chiarezza, riveste tutt’ora il ruolo di Vice Comandante della Polizia Municipale con il grado di Tenente Colonnello, anche se privato dei poteri sostitutivi del Comandante in termini di titolarità della firma degli atti aventi rilevanza esterna, essendo stata alla stessa revocata la posizione organizzativa) ho effettuato un accesso ispettivo.
In tale occasione abbiamo trovato la sig.ra Silveri che stava utilizzando locali e strumenti informatici dell’Amministrazione e, soprattutto, stava gestendo fascicoli intestati al Comune di Rieti potenzialmente anche di natura riservata. Pur non avendo la loro presenza alcuna attinenza con l’accesso ispettivo in corso, si precisa che in prossimità dei locali della Segreteria Generale si trovavano il Dirigente Antonio Preite, unitamente al Presidente del Consiglio Comunale Marroni e all’Assessore Ubertini. Ritengo importante specificare, ulteriormente, come la sig.ra Silveri non abbia dato alcun segno evidente di essere colta da malore almeno fino a quando lo scrivente è rimasto all’interno del Palazzo comunale.
Nel pieno riconoscimento della autorità politica del Sindaco e dell’attività propria in termini di coordinamento del Segretario Generale, ho operato pertanto nel rispetto assoluto delle prerogative normativamente riconosciute in ragione delle qualifiche funzionali attribuite al Comandante della Polizia Municipale, ed in particolare nelle qualità di Ufficiale di Polizia Giudiziaria ed Agente di Pubblica Sicurezza, onde accertare la sussistenza della situazione di illegittimità segnalata all’interno del Palazzo Comunale.
Appare evidente, dunque, come i miei comportamenti professionali siano stati, come sempre, assolutamente scevri da ventilate ripicche o ritorsioni: il rapporto di collaborazione nei confronti della nuova amministrazione guidata dal Sindaco Petrangeli, nonché la rinnovata abnegazione al servizio, non solo è pieno ma è testimoniato anche dal quotidiano sostegno operativo dato agli Assessori di riferimento e certificato da risultati tangibili e verificabili. Così come detto dal Sindaco a mezzo carta stampata, peraltro, ho provveduto a prendere visione dell’Albo Pretorio on-line: a tutt’oggi risultano presenti solo ed esclusivamente il Decreto sindacale n. 31787 del 12 luglio 2013, con il quale è stata incaricata ex art 90 del TUEL. la dott.ssa Francesca Silveri dal 15 luglio al 15 ottobre 2013, e la determinazione n. 1224 del 15 luglio 2013 con la quale il Dirigente del Settore Risorse Umane ha impegnato la spesa per l’assunzione della Silveri per il periodo di cui sopra per complessivi € 8.266,39.
Sempre in merito all’episodio voglio, inoltre, chiarire come sia assolutamente destituita di fondamento la notizia per cui un’ora prima del «blitz», sarebbe stato notificato da parte dell’Amministrazione Comunale un procedimento disciplinare nei miei confronti. È vero esattamente l’opposto, ossia che l’episodio in questione si è verificato tra le 12:00 e le 13:00, mentre solo alle 14:10 il Messo Notificatore ha fatto accesso al Comando della Polizia Municipale per la notifica di una contestazione di presunti addebiti riferita alla fruizione del periodo di ferie.
Ogni aspetto della vicenda è, comunque, al vaglio dei miei legali di fiducia”.