Si è aperta con la messa nella chiesa di Sant’Agostino, pacificamente occupata dai bambini, dai genitori e dagli insegnanti, la grande festa della Maratona di Primavera. Un momento che vede le scuole cattoliche del territorio coinvolgere le famiglie della città in un bel momento di gioia, gioco, partecipazione. Giunta a Rieti alla trentunesima edizione, la Maratona porta allo scoperto il mondo colorato dei bambini, ma anche un orizzonte di valori da condividere e diffondere.
Gli stessi ai quali ha fatto riferimento il vescovo Domenico, presiedendo la celebrazione di apertura. Commentando la pagina evangelica dell’Ascensione, non solo ascoltata, ma anche vista dai bambini grazie a una riuscita messa in scena realizzata da alcuni di loro, mons Pompili ha infatti spiegato con semplicità ai piccoli che «Gesù si sottrae allo sguardo» e «manda i suoi ad annunciare il Vangelo» non per segnare un allontanamento, ma per dire la sua definitiva presenza «quaggiù, attraverso ciascuno di noi». La scomparsa di Gesù è un modo per lasciare intendere la definitiva apertura a un qualcosa «che è più grande dei nostri sensi».
Per questo l’augurio fatto ai bambini è stato quello di non dimenticare mai che, «oltre allo sguardo vigile di mamma e papà, sono accompagnati da un altro sguardo che mai li lascia: lo sguardo di Gesù».
Conclusa la messa, il lungo corteo di bambini, suore, insegnati e genitori, contrassegnato da striscioni colorati e accompagnato dal suono della Banda musicale Città di Rieti e dalle Majorettes di Rieti, è partito alla volta del Pattinodromo cittadino, attraversando il centro storico con l’ausilio della Polizia municipale. Giunte a destinazione, le scuole, dopo il pranzo offerto grazie all’operosità di volontari e degli sponsor privati che hanno voluto sostenere l’iniziativa, hanno animato il pomeriggio con fantasiose messe in scena, che hanno entusiasmato i presenti e dimostrato ancora una volta il grande talento dei bambini e la capacità degli istituti paritari di saperlo valorizzare.
Quest’anno gli organizzatori hanno scelto lo slogan “Ascoltare per dialogare”, cercando di affrontare il tema attuale dell’invadenza dei telefonini nella vita delle famiglie. Non a caso la locandina della manifestazione riportava un divertente fumetto in cui nonno, madre e bambino dialogano mentre il papà è nervosamente intento a maneggiare il suo smartphone.
A proposito la maestra Monica Mascioni, referente delle attività sportive della scuola paritaria Bambin Gesù, ha raccontato la giornata della Maratona di Primavera come «una festa rivolta ai bambini e alle loro famiglie, un momento di festa per stare insieme, per creare un dialogo e una comunione di intenti e di interessi, e soprattutto gioire tutti insieme», spiegando l’invito a «mitigare l’utilizzo dei cellulari» perché «spesso distolgono l’attenzione delle persone da un rapporto di dialogo diretto con l’altro: siamo tutti così presi dal chattare che spesso non guardiamo neppure negli occhi l’interlocutore».
La giornata ha visto la partecipazione degli istituti Maria Bambina (Canetra), Santa Croce (Passo Corese) e Regina Elena (Torri in Sabina), della Scuola dell’Infanzia Santa Chiara Fiuggi (Santa Rufina), della Scuola Olga Piaceri (Canneto), e degli istituti reatini Rosa Venerini, Divino Amore, Emilio Maraini (Suore Santa Filippa Mareri) e Bambino Gesù delle Suore Oblate.
Si è aperta con la messa nella chiesa di Sant’Agostino, pacificamente occupata dai bambini, dai genitori e dagli insegnanti, la grande festa della Maratona di Primavera. Un momento che vede le scuole cattoliche del territorio coinvolgere le famiglie della città in un bel momento di gioia, gioco, partecipazione. Giunta a Rieti alla trentunesima edizione, la Maratona porta allo scoperto il mondo colorato dei bambini, ma anche un orizzonte di valori da condividere e diffondere.
Gli stessi ai quali ha fatto riferimento il vescovo Domenico, presiedendo la celebrazione di apertura. Commentando la pagina evangelica dell’Ascensione, non solo ascoltata, ma anche vista dai bambini grazie a una riuscita messa in scena realizzata da alcuni di loro, mons Pompili ha infatti spiegato con semplicità ai piccoli che «Gesù si sottrae allo sguardo» e «manda i suoi ad annunciare il Vangelo» non per segnare un allontanamento, ma per dire la sua definitiva presenza «quaggiù, attraverso ciascuno di noi». La scomparsa di Gesù è un modo per lasciare intendere la definitiva apertura a un qualcosa «che è più grande dei nostri sensi».
Per questo l’augurio fatto ai bambini è stato quello di non dimenticare mai che, «oltre allo sguardo vigile di mamma e papà, sono accompagnati da un altro sguardo che mai li lascia: lo sguardo di Gesù».
Conclusa la messa, il lungo corteo di bambini, suore, insegnati e genitori, contrassegnato da striscioni colorati e accompagnato dal suono della Banda musicale Città di Rieti e dalle Majorettes di Rieti, è partito alla volta del Pattinodromo cittadino, attraversando il centro storico con l’ausilio della Polizia municipale. Giunte a destinazione, le scuole, dopo il pranzo offerto grazie all’operosità di volontari e degli sponsor privati che hanno voluto sostenere l’iniziativa, hanno animato il pomeriggio con fantasiose messe in scena, che hanno entusiasmato i presenti e dimostrato ancora una volta il grande talento dei bambini e la capacità degli istituti paritari di saperlo valorizzare.
Quest’anno gli organizzatori hanno scelto lo slogan “Ascoltare per dialogare”, cercando di affrontare il tema attuale dell’invadenza dei telefonini nella vita delle famiglie. Non a caso la locandina della manifestazione riportava un divertente fumetto in cui nonno, madre e bambino dialogano mentre il papà è nervosamente intento a maneggiare il suo smartphone.
A proposito la maestra Monica Mascioni, referente delle attività sportive della scuola paritaria Bambin Gesù, ha raccontato la giornata della Maratona di Primavera come «una festa rivolta ai bambini e alle loro famiglie, un momento di festa per stare insieme, per creare un dialogo e una comunione di intenti e di interessi, e soprattutto gioire tutti insieme», spiegando l’invito a «mitigare l’utilizzo dei cellulari» perché «spesso distolgono l’attenzione delle persone da un rapporto di dialogo diretto con l’altro: siamo tutti così presi dal chattare che spesso non guardiamo neppure negli occhi l’interlocutore».
La giornata ha visto la partecipazione degli istituti Maria Bambina (Canetra), Santa Croce (Passo Corese) e Regina Elena (Torri in Sabina), della Scuola dell’Infanzia Santa Chiara Fiuggi (Santa Rufina), della Scuola Olga Piaceri (Canneto), e degli istituti reatini Rosa Venerini, Divino Amore, Emilio Maraini (Suore Santa Filippa Mareri) e Bambino Gesù delle Suore Oblate.