“La puntata della trasmissione “Di martedì” andata in onda su LA7 lo scorso 26 febbraio, prendendo spunto dai dati reperibili sul sito della Corte dei Conti relativi all’anno 2017 e pubblicati dalla rivista mensile Il Fatto Quotidiano Millennium nel numero di febbraio, è stata dedicata al tema dell’evasione fiscale nei piccoli Comuni italiani. Secondo tali dati Collalto compare tra i Comuni italiani con una alta percentuale di tributi non pagati e, per questo, gli autori della trasmissione hanno contattato la nostra sindaca al fine di realizzare un’intervista sul tema.
L’intervista ha prodotto un dibattito molto acceso sui social ed è stata l’oggetto di un articolo sulla stampa provinciale a firma di Alfredo Basili (LEGGI).
Secondo i molti commentatori le dichiarazioni della sindaca sono state fuorvianti e lesive dell’immagine e della dignità dei collaltesi. Ci sembra pertanto necessario fornire elementi conoscitivi sul tema che, ci auguriamo, contribuiscano a ridurre l’indignazione e aiutare gli indignati a farsi un’idea più precisa e realistica della situazione. Pur apprezzando l’amore nei confronti della popolazione collaltese, che ovviamente condividiamo, dobbiamo in qualità di amministratori arrenderci alla potenza dei dati che hanno il pregio di essere chiari, inequivocabili e utilizzabili per qualsiasi pianificazione e progettazione del futuro della nostra comunità.
A questo proposito e per dovere di verità è necessario dire che, all’epoca dell’insediamento dell’attuale amministrazione comunale, nessuna banca dati dei contribuenti era stata mai generata. I nostri predecessori, nei diversi lustri precedenti alla data del giugno 2016, non sono mai riusciti a fare la dovuta chiarezza e si sono limitati ad una gestione disordinata e approssimativa. La “navigazione a vista” ha generato un danno economico che ha inciso e inciderà sull’economia comunale almeno per il prossimo decennio. I mancati accertamenti e il conseguente calo dei contribuenti ha fatto si che il denaro necessario per garantire i servizi non fosse sufficiente e come rimedio ingiusto e inefficace, è stato scelto di alzare le aliquote ai massimi livelli e, quando necessario, sono stati accesi mutui di cui sentiamo il peso oggi e ne sentiremo per molto tempo ancora.
Data la grave situazione, abbiamo ritenuto prioritario stabilire un punto certo da cui partire e abbiamo conferito alla Porsenna srl di Soriano nel Cimino l’incarico di costruire una banca dati che desse informazioni sullo stato dei tributi a partire dal 2012 ad oggi. Purtroppo tutto ciò che è stato evaso prima del 2012 risulta prescritto e quindi irrecuperabile. E’ inutile dire che per questo NOI siamo molto indignati!
Dalla relazione che la Porsenna srl ha fornito si evince inequivocabilmente che nell’anno 2012 esiste una fetta di contribuenti sconosciuta al fisco, cioè che non ha mai pagato le tasse. Nel dettaglio il 20% non ha mai pagato l’IMU e il 17% non ha mai pagato la TARSU, il restante 80% circa della popolazione è composta da chi ha pagato regolarmente e da chi ha delle irregolarità, spesso involontarie, da sanare. Questi dati certi ed inequivocabili sono gli unici comunicati dalla sindaca durante l’intervista televisiva. Il nostro ruolo di amministratori non ci ha consentito approcci emotivi e viscerali, né ci consente cedimenti a nostalgici rimpianti per il glorioso ed araldico passato collaltese. Abbiamo il preciso compito di gestire con efficienza e razionalità il presente per progettare il futuro. Abbiamo il preciso compito di garantire i tanti cittadini onesti perché, se paghiamo tutti, paghiamo di meno ed abbiamo servizi migliori.
Come ben sintetizza nel servizio televisivo don Beniamino Sacco, ospite in studio della trasmissione (vi invitiamo a rivedere la clip pubblicata fino alla sua conclusione ), anche noi vogliamo che i cittadini di Collalto e delle sue frazioni, non debbano sentirsi in difetto mai, perché essere in difetto vuol dire rinunciare alla propria libertà.
Vogliamo cittadini che nelle urne possano decidere in assoluta libertà ciò che pensano meglio per il proprio futuro, sapendo che tutti sono uguali nei diritti e nei doveri e che, quanto accaduto nel passato, non accadrà più. Riteniamo non possano esserci deroghe o scorciatoie: l’unico modo per vivere e convivere pacificamente in una comunità anche piccola come la nostra è rispettare le regole. Non c’è altra via!”
Gruppo di maggioranza Progetto Comune