Il vero e unico problema dell’agricoltura laziale e reatina è quello del PREZZO dei prodotti agricoli che continua a scendere a causa di meccanismi che ben poco hanno che a che fare con la dinamica economica dell’incontro della domanda e dell’offerta sul mercato e che,invece,molto dipende dai comportamenti degli attori che popolano la troppa lunga filiera agroalimentare.
A subire i danni di questi comportamenti sono da una parte l’impresa agricola con conseguenze, spesso drammatiche, sul proprio REDDITO e dall’altra parte i consumatori che, “stranamente” non vedono diminuire i prezzi al consumo ma piuttosto il contrario con l’aggravante di ricevere meno garanzia sul piano della sicurezza e della qualità e origine di ciò che acquistano.
In sostanza la filiera agricola italiana è sempre più indistinta e confusa sugli scaffali della grande distribuzione.
Non possiamo tollerarlo
Perché i consumatori ne è completamente all’oscuro dato che l’etichetta non ne parla e il tutto a spese del reddito dei nostri imprenditori agricoli che della zootecnica, all’ortofrutta, alla cerealicoltura, all’ olivicoltura subiscono la concorrenza sleale dettata all’anonimato dei prodotti, dall’arroganza della grande distribuzione e dalla miopia dell’industria alimentare.
La risposta di Coldiretti è di lungo periodo e porta il nome del progetto per “Una filiera agricola tutta italiana firmata dagli agricoltori”
L’obiettivo è quello di realizzare un grande sistema agroalimentare che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità ad un prezzo giusto.
Una filiera italiana perchè in grado di trasformare i nostri valori distintivi fino ai consumatori a garanzia di processi che devono avvenire tutti in Italia a partire dalla produzione fino alla trasformazione a vantaggio degli agricoltori ma anche di tutta l’economia e dei territori.
Una filiera agricola in quanto gestita per una parte sempre più importante dagli agricoltori in ogni sua fase e, dove possibile, anche per la distribuzione tramite i mercati di vendita diretta.
Una filiera firmata dagli agricoltori nel senso di rendere visibile e riconoscibile “l’italianità” nei confronti del consumatore attraverso la creazione – firma – che distingua l’intero prodotto agricolo
autenticamente italiano indicando in etichetta origini e legame con territorio di provenienza.
La nostra azione passa attraverso un impegno concreto nel:
rafforzare con i cittadini un patto di crescita fondato sulla qualità e la sicurezza alimentare;
conservare e preservare la bellezza dei luoghi attraverso la difesa dei territori;
costruire una filiera agroalimentare fondata sui valori d’identità,di trasparenza di efficienzae di sostenibilità;
alzare l’efficacia e l’efficienza delle cooperative e consorzi già impegnati nella costruzione di filiere agroalimentari;
promuovere l’estensione capillare dei “Mercati di Campagna Amica” e di ogni altra formula per la vendita diretta.
Tutto ciò per avere:
Una giusta remunerazione a chi produce;
Un giusto prezzo ed una effettiva garanzia di qualità e di trasparenza dei cibi;
La valorizzazione dei primati e delle distintività dei nostri territori e di chi vi abita e lavora;
Un accrescimento del patrimonio complesso del nostro Paese.
E’ intollerabile:
La carenza di informazioni per il consumatore sulla reale natura e provenienza del prodotto acquistato;
La mancanza di trasparenza lungo la filiera a danno soprattutto del reddito delle imprese agricole.
Il PROGETTO CAMMINA……….
< div>Il numero dei cinghiali presenti sul nostro territorio cresce di anno in anno, causando seri danni alle coltivazioni e alle strutture. La situazione è ormai insostenibile e urge ristabilire in breve tempo un giusto equilibrio, al fine di non compromettere definitivamente l’attività produttiva delle imprese agricole. Nostro compito è quindi salvaguardare e mettere al primo posto il reddito d’impresa proponendo: