“In un momento storico come quello che stiamo vivendo, segnalo da tensioni internazionali e con una situazione climatica complessa, rappresenta una boccata di ossigeno per i nostri agricoltori l’autorizzazione da parte della Regione Lazio alla maggiorazione del 50% del quantitativo di carburante annuo per ettaro assegnato alle aziende”.
Così il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, commenta l’annuncio dell’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Enrica Onorati, relativo all’aumento del 50% del quantitativo di carburante annuo, in riferimento a quanto stabilito per le tipologie di coltura dell’allegato 1 del Decreto del Mipaaf del 30 dicembre 2015, concernenti lavori agricoli, orticoli, in allevamento, nella selvicoltura e piscicoltura e nella florovivaistica, che richiedano lavorazioni nel secondo semestre del 2022.
“Come Coldiretti ci siamo battuti affinché questo avvenisse – prosegue Granieri – presentando al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali due emendamenti per l’estensione del credito di imposta anche al secondo trimestre 2022 e per le serre, oltre ad un sostegno per fronteggiare il caro carburante con i costi lievitati per l’acquisto del gasolio”.
L’atto della Regione Lazio comunicato al Ministero, reperibile sul canale agricoltura del sito regione.lazio.it e sul prossimo BURL, prevede che le ditte, “per procedere all’assegnazione, dovranno comprovare di aver già ritirato il quantitativo di carburante annuo per ettaro assegnato – spiegano dalla Regione Lazio – secondo i valori tabellari stabiliti dal decreto ministeriale, e presentare richiesta di integrazione delle assegnazioni dei prodotti petroliferi tramite l’applicativo informatico attualmente in uso presso gli uffici UMA dei Comuni capofila entro e non oltre il 31 ottobre 2022”.
Le aziende agricole italiane stanno lottando su tutti i fronti contro aumenti che – sottolinea Coldiretti – vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio, il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%.