Classifica Qualità della Vita: il Sole 24 ore colloca Rieti all’80esima posizione

Esce oggi, 14 dicembre 2020, la classifica finale sulla Qualità della Vita redatta da Il Sole 24 Ore, che colloca Rieti all’80esima posizione su 107 province analizzate.

90 gli indicatori totali, distribuiti in 6 macro categorie; sessanta gli indicatori aggiornati al 2020: tra questi, 25 misurano l’impatto del virus su economia e società.

Bologna è la prima provincia in Italia, seguita da Bolzano e Trento. Alla Capitale spetta invece la 32esima posizione, mentre la nostra Rieti si colloca solo 80esima.

La classifica riflette e mette in luce i grandi divari territoriali che fanno registrare ultime le province di Siracusa, Caltanissetta e Crotone.

Ma vediamo nel dettagli le 6 macro categorie e le rispettive collocazioni in graduatoria della provincia di Rieti:
1. Ricchezza e consumi: Rieti alla 65esima posizione nella macro categoria che, tra gli altri indicatori, tiene conto del PIL pro capite, del reddito disponibile e della spesa delle famiglie.

2. Affari e lavoro: 19esima posizione per Rieti. Tra gli indicatori, diffusione del reddito di cittadinanza, nuove iscrizioni di imprese, cessazioni di imprese e imprese in fallimento.

3. Demografia e salute: Rieti 80esima; incidono il tasso di natalità, l’indice di vecchiaia e la densità abitativa.

4. Ambiente e sevizi: 97esima posizione per Rieti. Tra gli indicatori, l’indice di trasformazione digitale, i pagoPa attivi, l’ecosistema urbana.

5. Giustizia e sicurezza: 13esima Rieti, che nel panorama italiano risulta tra le province più sicure e con il minor tasso di criminalità. Tra gli indicatori, i furti in abitazione, le estorsioni, gli incendi e gli incidenti stradali.

6. Cultura e tempo libero: Rieti scivola in fondo alla classifica nell’ultima macro categoria, alla 102esima posizione. Spettacoli, cinema e intrattenimento sono ormai un lontano ricordo del periodo pre-pandemico.

Le indagini si sono infine rivolte direttamente agli italiani, interrogandoli su come ritengono che sarà la qualità della vita dopo il Covid. La gran parte ritiene doveroso e indispensabile ottenere più servizi medici sul territorio, aspetto prioritario per l’86% degli italiani. La maggior parte degli intervistati ritiene inoltre che gli attuali cambiamenti legati alla pandemia Covid sono solo provvisori, e che quando tutto sarà passato, ci sarà certamente un ritorno alla normalità.