CISL FP: ORGANIZZAZIONE POLIZIA LOCALE DELLA PROVINCIA SCONOSCIUTA ANCHE AL COMANDANTE TULUMELLO

Sabina Universitas di Rieti

Preoccupa la situazione della Polizia Locale dell’Ente Provincia, dove neanche la dirigenza sembra conoscere a fondo l’articolazione e le reali potenzialità del Corpo.

Per questo chiediamo al Comandante Tulumello di metterci al corrente dell’organizzazione dei servizi e della distribuzione del lavoro tra il personale, anche rispetto alla ridefinizione del  contratto decentrato dell’Ente. Tale richiesta si inserisce infatti nella vicenda, tutt’altro che risolta, della concertazione del Quinto Settore, dove esiste un tavolo aperto che riguarda anche il futuro degli operatori della Polizia Locale.

L’allarme nasce dal fatto che, dopo numerose sollecitazioni da parte della Cisl, nei giorni scorsi il responsabile della Polizia Locale della Provincia ha indirizzato una nota al Direttore generale dell’Ente Mauro Mattucci e, per conoscenza, alla Cisl, al Presidente Fabio Melilli, al Vice presidente con delega al Personale Oreste Pastorelli e all’Assessore alla Polizia Locale Antonio Ventura, affermando – in maniera davvero singolare – di non aver trovato agli atti nulla che riguardasse l’organizzazione del Corpo da lui diretto e, cosa ancor più sconcertante, chiedendo al Direttore generale di verificarne l’esistenza, visto che non era in grado di disporre di alcun documento che potesse ricondurre all’oggetto della richiesta da noi più volte formulata.

Quanto accaduto dimostra – come del resto la Cisl ha messo ripetutamente in rilievo – che la Polizia Locale della Provincia opera in assenza di una reale programmazione e senza riferimenti certi, se è vero che neanche il Comandante (peraltro alla direzione del Corpo già da tempo) è a conoscenza dell’organizzazione interna che presiede al lavoro del personale e all’organizzazione dei servizi.

In questo quadro sicuramente critico risulta allora ancor più stridente la decisione dello stesso Comandante che, con le ultime mobilità, ha attribuito distintivi di grado al personale dipendente con criteri assolutamente discutibili e “ad personam”, ledendo le possibilità di crescita professionale della maggioranza dei lavoratori del Corpo.

Siamo convinti che non sia questo il servizio che i cittadini della nostra Provincia si aspettano dalla Polizia Locale e dai suoi vertici. E purtroppo si tratta dell’ennesimo episodio di una storia accidentatissima di relazioni sindacali che l’Amministrazione Provinciale continua a trascurare, nonostante le previsioni legislative e contrattuali vigenti in materia.

La Cisl, da sempre in prima linea nella difesa delle prerogative sindacali per la tutela dei diritti dei lavoratori, coglie quindi l’occasione per invitare ancora una volta i responsabili dell’Ente ad un’assunzione di responsabilità per dare, secondo le rispettive competenze, una soluzione ai tanti problemi aperti, abbandonando una volta per tutte la  vana tattica dei rinvii e dell’elusione del confronto con le OO. SS.