Ciclabile, Villa Reatina e Campoloniano si potrebbero collegare su terreni FS

La recente riflessione dell’Associazione NOME Officina Politica su “Rieti città ciclabile”, e l’annuncio da parte del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia di Rieti in merito al finanziamento di 520 mila euro per realizzare un percorso che lambirà i quattro Santuari francescani collegandosi con il tratto della Città di Rieti, mi ha stimolato nel riprendere lo studio di massima che avevo condotto negli anni della mia attività professionale a Rieti, prima di rivolgere altrove il centro della mia attività lavorativa.

Si tratta della fattibilità, a costi estremamente ridotti, del collegamento dei quartieri residenziali di Campoloniano e Villa Reatina, tra di loro e verso il centro città, sfruttando percorsi ed infrastrutture in larga parte già esistenti.

Infatti, la percorrenza ciclabile di questi quartieri è oggi inesistente, stritolata tra le pericolosissime via Salaria per L’Aquila, via Oreste di Fazio, via Terminillese e via Togliatti. Un residente che intenda utilizzare mezzi di mobilità come biciclette, anche a pedalata assistita, è scoraggiato dal pericolo procurato dalle strade trafficate e dai percorsi non protetti

Dello studio che svolsi alcuni anni or sono, evidentemente non sintetizzabile in un breve articolo, vorrei proporne un’impronta nella speranza che possa essere di ulteriore stimolo per il dibattito pubblico, che leggo già avviato sugli organi di informazione e che auspico prenda sempre più corpo.

Lo spunto che propongo tratta l’utilizzo di un’adeguata fascia di terreno inutilizzata, di proprietà di Ferrovie dello Stato, sedime laterale della ferrovia esistente, a partire dal quartiere di Villa Reatina, realizzando una adeguata separazione tra la strada ferrata e la fascia laterale.

Si potrebbe cosi realizzare un semplice collegamento rettilineo, addirittura sterrato, fino a Porta d’Arce; anni addietro, ebbi modo di interloquire con dirigenti FS, riscontrando la fattibilità della cessione della fascia di terreno occorrente al Comune di Rieti.

Quello che serve, più che uno sforzo progettuale, è in questo caso, convincersi della validità della mobilità sostenibile ed impegnarsi costantemente nei rapporti tra amministratori di Enti diversi, per una visione integrata che vada oltre la durata di una singola consiliatura nella condivisione di valori focalizzati sulla vivibilità della nostra città.”

Arch. Amedeo Lauretti.